Il nuovo rapporto Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente, realizzato con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, fotografa un’Italia urbana ancora in difficoltà nel raggiungere standard di sostenibilità.
La media nazionale delle performance ambientali dei 106 capoluoghi si ferma al 54,2%, in calo rispetto al 2023. Solo Trento e Mantova superano i 75 punti, mentre nessuna città raggiunge la piena sufficienza.

Mobilità urbana: lente trasformazioni

Il quadro della mobilità urbana resta complesso e frammentato:

  • Cresce il tasso di motorizzazione, con molte città oltre le 70 auto ogni 100 abitanti, tra i valori più alti d’Europa.

  • Le piste ciclabili si riducono a 10,4 m equivalenti ogni 100 abitanti, in calo rispetto agli 11 del 2023.

  • Diminuiscono anche isole pedonali e ZTL (–9,5%), segnale di un arretramento dello spazio pubblico destinato alla mobilità attiva.

  • Il trasporto pubblico locale mostra una lieve ripresa: crescono i passeggeri (+2,4%), ma i livelli restano distanti dagli standard europei.

    • Milano resta in testa (424 viaggi/ab/anno), seguita da Venezia, Firenze (247), Bologna e Roma (277).

    • Tra le grandi città, Bologna è la più performante (9ª in classifica generale), seguita da Firenze (21ª) e Torino (62ª).

    • Roma resta ferma al 66° posto, con miglioramenti nel TPL ma ritardi su ciclabilità e traffico privato.

ecosistema-urbano dati mobilità città monitorate dall’Osservatorio

Qualità dell’aria: il nodo irrisolto

La qualità dell’aria rimane una delle criticità principali per la vivibilità urbana:

  • I livelli medi di biossido di azoto (NO₂) e PM10 continuano a superare in molte città i limiti indicati dalle nuove linee guida OMS.

  • I dati 2024 confermano valori superiori ai 40 µg/m³ di NO₂ in diversi capoluoghi (Torino, Milano, Roma, Napoli), e concentrazioni di PM10 oltre i 30 µg/m³ in Pianura Padana e nel Centro Italia.

  • I giorni di superamento del limite giornaliero di PM10 (50 µg/m³) restano numerosi: oltre 60 a Milano e Torino, più di 40 a Roma e Napoli.

Legambiente sottolinea che la mobilità auto-centrica è ancora tra i principali fattori di pressione ambientale: trasporti, congestione e consumo di suolo pesano su emissioni, rumore e salute.

Verso una rigenerazione urbana integrata

L’associazione chiede una legge nazionale per la rigenerazione urbana che fermi il consumo di suolo e incentivi la mobilità sostenibile, integrando le misure su:

  • trasporto pubblico elettrico e di prossimità (tram, BRT, metro leggere);

  • reti ciclabili e pedonali sicure e connesse;

  • zone a basse emissioni (LEZ) e strategie anti-smog coordinate tra i comuni metropolitani;

  • piani di adattamento climatico urbano legati alla qualità dell’aria e al verde pubblico.

Scarica il dossier con i dati puntuali delle città