Pikyrent ritira i suoi ciclomotori a noleggio da Bari. Si interrompe così il servizio di sharing di ciclomotori elettrici – lasciando invece attivo quello delle auto – a causa dell’elevato numero di furti e atti vandalici avvenuto ai danni dei 150 mezzi a due ruote messi a disposizione nel capoluogo.

Se negli ultimi sei mesi si era verificato un atto vandalico ogni due – tre giorni, come spiega l’azienda, nell’ultima settimana il fenomeno si è aggravato, tra cavi divelti, componenti danneggiati e l’asportazione delle batterie in media due volte al giorno. Oltre al danno economico, anche l’impossibilità di offrire un servizio puntuale alla cittadinanza – da bando comunale viene imposto l’obbligo di avere un numero minimo di mezzi attivi – che ha costretto Pikyrent al dietrofront: “Questa interruzione del servizio colpisce circa i 3.000 utenti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing di Pikyrent – ricorda l’azienda in una nota – il 20% dei quali utilizza il servizio più di una volta alla settimana. Secondo un sondaggio interno, oltre il 50% degli utenti ha dichiarato che la sospensione dello scooter sharing avrebbe un impatto significativo sulla loro mobilità”.

La ceo di Pikyrent, Antonella Comes,  ha spiegato che l’obiettivo dell’azienda è il ripristino del servizio nel più breve tempo possibile, marcando la decisione come una sconfitta: “Vorrei che questa sospensione si potesse limitare a un arco temporale più breve possibile, ma i fattori sono molteplici e non possiamo sbilanciarci con previsioni”.

Nei prossimi giorni l’azienda presenterà denuncia per gli episodi alle forze dell’ordine, che in diversi casi avevano anche segnalato la presenza di mezzi vandalizzati in città.

Appresa la notizia, inaspettata, della decisione presa dall’azienda Peakyrent di ritirare tutti i ciclomotori elettrici e di interrompere il servizio di scooter sharing offerto da quasi due anni nella città di Bari, il Comune intende richiedere maggiori chiarimenti circa le motivazioni espresse dal soggetto gestore. (Fonte Repubblica)

“Atteso che siamo sorpresi dalle tempistiche e dalle modalità della scelta presa in queste ore dalla Peakyrent, azienda che attualmente svolge l’attività di sharing, relativamente ai ciclomotori e ai veicoli, chiederemo alla stessa di fornirci tutti i dati relativi agli atti vandalici subiti e ai furti dichiarati, comprese le denunce effettuate presso le Forze dell’Ordine cittadine – dichiara l’assessore alla Mobilità, Domenico Scaramuzzi -. Siamo sempre stati in prima linea, come singoli e come amministrazione, in tutte le attività di denuncia e di condanna nei confronti di questi atti, anche in collaborazione con le società operanti sul territorio. Per questo siamo ancor più amareggiati della decisione, inaspettata e unilaterale, della società che, senza concordare alcunché, ha scelto di sottrarre ai baresi un servizio che, a detta della stessa azienda, conta un’utenza di 3.000 iscritti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing con una frequenza di più di una volta alla settimana. Il Comune, da parte sua, continuerà ad avere come priorità le politiche di mobilità sostenibili, accogliendo e promuovendo di buon grado ogni esperienza di sharing sul territorio”.