A Bari la mobilità ciclabile cresce, ma resta incompiuta. Le 20 velostazioni installate nei punti strategici della città per la custodia delle biciclette — circa 180 posti totali — non sono ancora attive e non lo saranno prima della fine dell’anno, in attesa dell’affidamento del servizio di gestione.
Negli ultimi dieci anni la rete ciclabile è passata da 7 a 65 km, con l’obiettivo di raggiungere i 100 km entro il 2029, collegando anche i quartieri periferici. Ma per le associazioni resta una rete frammentata e insicura: corsie troppo strette, piste bidirezionali percorribili anche da pedoni, tratti interrotti e spesso occupati dalle auto in sosta.
«Serve una rete continua e sicura — afferma Vincenzo Cota (Ciclisti Urbani Baresi) — mentre oggi gli automobilisti rendono inaccessibili molte piste». Anche Fiab Bari e Mobilita2030 denunciano carenze strutturali e progettuali, che limitano l’uso quotidiano della bici.
Il bike sharing Vaimoo, avviato nel 2023 con oltre 300 biciclette (destinate a diventare 700), funziona bene e ha prezzi accessibili, ma molti cittadini preferiscono noleggiare perché non sanno dove lasciare la propria bici in sicurezza: i garage privati non sono attrezzati, e i furti restano frequenti.
«Le persone sono pronte — conclude Cota — ma mancano ancora le condizioni minime. Finché le velostazioni resteranno chiuse, la bici continuerà a essere un’opzione di serie B».
Fonte: Repubblica