La sala consiliare di Palazzo Frizzoni ha ospitato la conferenza “Bici in Comune – Nuovi percorsi ciclabili sicuri e sostenibili”, promossa da Sport e Salute, dal Dipartimento per lo Sport e da Anci per favorire la mobilità attiva e diffondere una cultura ciclistica più consapevole.

Ad aprire i lavori è stata l’assessora alle Politiche sociali di Bergamo, Marcella Messina, che ha ricordato come la scelta del luogo non fosse casuale: «Parlare di bici in Comune significa discutere di progettualità sociali e ambientali, di città sostenibili e inclusive».

Nel corso della mattinata, moderata dal giornalista Rai Alessandro Fabretti, sono intervenuti rappresentanti di Anci, Sport e Salute e delle amministrazioni locali. Marco Segala, vicepresidente di Anci Lombardia, ha parlato di “un’occasione per creare rete tra territori e potenziare la cultura ciclistica”, mentre Daniele Sonego (Sport e Salute) ha fornito i dati del progetto: oltre duemila comuni coinvolti, duecento finanziati, quattro milioni di euro di risorse e 270 partner tra associazioni e società sportive. Roberto Pella, vicepresidente Anci con delega a sport e salute, ha sottolineato “la sinergia tra tutti i livelli istituzionali, dai ministeri ai comuni, per una mobilità più sana e condivisa”.

Ampio spazio è stato dedicato alle esperienze locali dei comuni vincitori: ad Arre, il “Ciclobus” accompagna i bambini a scuola in gruppo pedalando, riducendo il traffico e promuovendo l’autonomia; a Treviso i programmi “Bike to Work” e “Kiss&Go” incentivano gli spostamenti sostenibili casa-lavoro e casa-scuola; a Racconigi il progetto “Bike & More” lega natura e cultura attraverso percorsi cicloturistici; a Genova, le e-bike e i nuovi parcheggi sicuri rendono pedalabile anche un territorio complesso.

Particolarmente significativi gli interventi dei campioni Gianni Bugno e Claudio Chiappucci, che hanno posto l’accento sulla sicurezza e sulla necessità di un cambio culturale. «È ora che la bici sia riconosciuta come mezzo di trasporto quotidiano – ha detto Bugno – non solo sportivo. Dobbiamo educare non solo i bambini ma anche gli adulti a condividere la strada». Chiappucci ha aggiunto: «Chi ama la bici non smette mai di pedalare, anche in città. È un modo per restare al passo coi tempi, non una moda del passato».

La sindaca Elena Carnevali ha concluso ricordando l’importanza di “fare sistema tra capoluoghi e comuni per costruire una cultura condivisa della mobilità sostenibile”. L’iniziativa ha lasciato l’immagine di un Paese che prova a pedalare nella stessa direzione — tra infrastrutture, educazione e sicurezza — mentre resta aperta la sfida di formare anche gli automobilisti, affinché le nostre città diventino luoghi dove muoversi in bici sia non solo possibile, ma naturale e sicuro.

fonte: Bergamonews