In via Papa Giovanni, al confine tra Ponteranica e Bergamo, le macchine di trivellazione perforano il terreno tra un groviglio di sottoservizi. Non lontano si consolida la galleria Ramera, unico punto in cui il tracciato sarà su binario unico. Nel frattempo, a Villa d’Almè, inizia a prendere forma il nuovo ponte Rino. Ma è tra i capannoni dell’ex Gres di Sorisole che si tessono le trame della T2, l’infrastruttura da 225 milioni di euro in corso di realizzazione e che, dal 2026, collegherà Bergamo e Villa d’Almè in mezz’ora attraverso un percorso di 11,5 chilometri articolato su 17 fermate a Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Almè e Villa d’Almè, lungo il tracciato della vecchia ferrovia della Valle Brembana, interessando un territorio di oltre 240 mila abitanti.
Sulla linea saranno impiegati dieci nuovi tram Skoda lunghi 33 metri con una capacità massima di 281 passeggeri, Si aggiungono ai 14 già in servizio sulla linea T1 (Bergamo – Val Seriana).
Nell’area industriale dismessa ha infatti sede la direzione lavori che segue operativamente il cantiere diffuso, avviato lo scorso aprile. Il cronoprogramma è ben definito e il cantiere procede a ritmo serrato.
Fino al giugno 2026, secondo fasi alterne, verranno realizzati il tracciato, le fermate, sette parcheggi d’interscambio per un totale di 513 posti, 23 attraversamenti pedonali, sovrappassi e sottopassi, la pista ciclabile di dieci chilometri affiancata alla tranvia da San Fermo a Villa d’Almè, il nuovo deposito tramviario e le altre opere accessorie. E viaggiando lungo l’intero tracciato, su cui al momento sono impegnati 160 operai della ditta Milesi Sergio, abbiamo potuto vedere il risultato di questi primi mesi di lavori. «Siamo attivi lungo tutta la linea – spiega Gianni Scarfone, amministratore delegato Teb –. I lavori progrediscono di giorno in giorno come da cronoprogramma. L’obiettivo è quello di realizzare un’infrastruttura che, grazie anche alle opere accessorie come i parcheggi d’interscambio, possa offrire un servizio di qualità per i cittadini, sulla scia della T1 della Valle Seriana».
Fonte: Eco di Bergamo