«Vogliamo la strada scolastica, entrare a scuola ogni mattina per i nostri bambini è pericoloso». Dai genitori delle scuole Zamboni di vicolo Bolognetti riprende slancio la richiesta, avanzata ripetutamente per anni,di trasformare vicolo Bolognetti in strada scolastica almeno per il tempo dell’ingresso e dell’uscita dei bambini e delle bambine dalla primaria dell’Ic 16..

Adesso che il dibattito sulla Città 30 e sulla sicurezza stradale è tornato all’ordine del giorno, dopo il grave incidente di tre settimane fa in via Molinelli che ha causato la morte del 77enne M.G., i genitori delle scuole Zamboni riaccendono i riflettori sulle criticità che si trovano a dover affrontare ogni giorno accompagnando i figli a scuola. «Sulla possibilità di avere una strada scolastica — spiega L.P., uno dei genitori che ha organizzato una riunione informale per decidere le prossime mosse — si era arrivati ad avere un’interlocuzione approfondita tempo fa con i tecnici del Comune e non ci risulta ci fossero questioni ostative sulla realizzazione di una strada scolastica». Ma non se n’è più fatto nulla e il malcontento, che si trascina da diversi anni, adesso sta riemergendo con forza.

«Con molti genitori abbiamo condiviso — spiega L.P. — che quella strada non va bene sia aperta al traffico: è strettissima, è difficile starci. Ci sarebbe il limite dei 10 chilometri orari che, anche quando viene rispettato, non garantisce l’incolumità dei bambini e dei loro accompagnatori, perché c’è una situazione di calca pericolosa durante gli ingressi e le uscite. Basta davvero poco perché succeda qualche incidente grave. L’anno scorso un’auto, passando in quello spazio strettissimo, ha schiacciato il piede a una persona».

La prima mossa dei genitori che si sono riuniti l’altro giorno in modo spontaneo sarà quella di preparare una lettera da sottoporre ai genitori con i figli iscritti alle scuole Zamboni (e alle medie Guido Reni) avviando una raccolta firme all’interno dell’IC 16. «Sottoporremo quindi la nostra richiesta alla dirigente scolastica e, successivamente, vorremmo chiedere un incontro in Comune». I genitori confidano di avere nel nuovo assessore alla Mobilità Michele Campaniello un interlocutore sensibile alle loro richieste. «È il momento di farsi sentire — spiega L.P. — visto tutto quello che si dice sulla Città 30 e vorremmo coinvolgere anche il comitato Città 30».

Il quale comitato, che è tornato all’attacco del Comune sulla questione sicurezza dopo i gravi incidenti delle ultime settimane, si sta battendo molto anche sulla realizzazione delle strade e delle piazze scolastiche per garantire più sicurezza ai bambini e ai ragazzi durante l’ingresso e l’uscita da scuola. I genitori delle scuole Zamboni, coinvolgeranno anche l’associazione Salvaiciclisti e hanno il pieno sostegno dei loro «vicini di casa» di Làbas che tutti i pomeriggi, dopo la scuola, accolgono molti dei bambini che frequentano le scuole di vicolo Bolognetti.

«Non vogliamo dare certo indicazioni tecniche al Comune su come realizzare la strada scolastica — concludeL.P. —, il nostro obiettivo è che i bambini e i ragazzi vadano a scuola in sicurezza e possano avere più autonomia di movimento. Il Comune di Bologna ha appena aderito al progetto “Città dei Bambini” per rendere la città più vivibile proprio per loro, bisognerebbe che lo diventasse davvero nei fatti».

fonte: Corriere.it