Le pensiline per la tramvia arriveranno ovunque, sui viali per quella diretta a Bagno a Ripoli come sulle fermate dove ora sono assenti, ad esempio alla Stazione. Ma saranno più simili a quelle degli autobus che a quelle che si vedono attualmente lungo i binari.

Sul tema Comune e Soprintendenza hanno già stretto un patto. « Le fermate vanno coperte, è una questione di civiltà» ha detto proprio la soprintendente Antonella Ranaldi ieri a Repubblica. Annunciando per la prima volta che potranno superare ( di poco) i 5 metri.

«Un’apertura storica, per la quale la ringrazio, frutto di un confronto proficuo» commenta l’assessore Andrea Giorgio. «La nostra risposta è che siamo pronti e già al lavoro per presentare alla Soprintendenza i progetti con cui vorremmo dotare di pensiline tutte le fermate della tranvia, dove ancora mancano — prosegue Giorgio — e dove i dati dei passeggeri ci indicano che sono una necessità».

Per questo oltre a studiare soluzioni per le fermate sui viali della linea per Bagno a Ripoli, «sarebbe simbolico partire con l’installazione delle pensiline alla stazione Santa Maria Novella, dove in migliaia ogni giorno aspettano bus e tramvia. È un tema delicato — va avanti — ma è chiaro che non possiamo incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico erogando bonus e poi lasciare i passeggeri sotto la pioggia o sotto il sole cocente. Il paesaggio va tutelato, però d’altra parte non dobbiamo penalizzare i cittadini.

Dopo la rigidità riscontrata in passato, l’apertura della soprintendente è davvero importante » . Anche la fermata della Fortezza, una delle più frequentate, sarà dotata di un tetto. “L’ispirazione”, se così si può chiamare, si proverà a prendere dai nuovi modelli di pensiline per autobus, dotati di vetrate su tre lati. Un modo per andare incontro alle richieste della Soprintendenza: strutture « poco appariscenti. Funzionali e non monumentali » .

Su questo Giorgio rassicura:« Saranno poco impattanti grazie a una serie di accorgimenti, ad esempio il tetto sarà meno grande di quelle attuali».

Riguardo al parcheggio interrato sotto piazza del Cestello, l’ipotesi più probabile è che sia meccanizzato dopo il « no » alle rampe. « Vogliamo liberarla dalle auto, ma non lasciare le persone senza parcheggio altrimenti anche la piazza resterà vuota » osserva Giorgio, mentre la sindaca Funaro elogia « l’atteggiamento positivo e costruttivo della soprintendente nell’affrontare le varie questioni cittadine che ci vedono coinvolti: dalle pensiline della tramvia, che sono un tema molto sentito dai cittadini, ai dehors, ai parcheggi, fino agli impianti fotovoltaici e al verde».

fonte: Repubblica