Nei 6,2 chilometri della tramvia 3.2.2, che con 15 fermate collegheranno piazza della Libertà a Rovezzano, la recente conclusione della Conferenza dei servizi ha disegnato un quadro definito degli alberi che dovranno essere tagliati per far spazio ai binari.
Partendo da viale don Minzoni, dall’incrocio con via Giacomini, tutti gli alberi sulla destra in direzione Cure andranno sostituiti. La tramvia passerà sotto la ferrovia e nel sottosuolo svolterà a destra per sbucare nel primo tratto di viale dei Mille, dove fino all’incrocio con via Dogali si prevedono molti abbattimenti. Da qui fino a via Marconi le piante esistenti rimarranno al loro posto (solo in prossimità della fermata lavoreranno le motoseghe), stessa cosa fino a via dei Sette Santi, ma da lì fino alla svolta a destra in viale Fanti il verde da abbattere non sarà poco. Il tratto Fanti-Malta-Fanti-Mamiani conserverà quasi tutte le alberature presenti, ma tutti i pini presenti in viale Duse e viale Verga dovranno essere abbattuti e sostituiti.
La tramvia, poi, svolterà a destra in via del Gignoro e in questa strada la revisione del progetto ha consentito di non dover abbattere gli alberi dell’aiuola che separa i due sensi di marcia (ognuno con due corsie) del traffico su gomma (i convogli passeranno non al centro della viabilità attuale, ma spostati verso la caserma Perotti). Successivamente, dopo aver superato l’incrocio con via del Mezzetta, il tram svolterà a sinistra in via della Chimera per raggiungere il capolinea di Rovezzano. Nell’ultima parte del tragitto la dimensione della strada consente di non eliminare il verde esistente, che sarà invece incrementato,soprattutto dove sorgerà il parcheggio adiacente al capolinea.
In ogni caso, il numero di nuovi alberi supererà quello degli abbattuti e la revisione del progetto consentirà di migliorare la viabilità su gomma lungo via del Gignoro mantenendo due corsie che, in una prima fase progettuale, prevedeva una corsia in promiscuo con la linea tranviaria (nella zona dove è presente il complesso immobiliare adiacente alla rotatoria con via del Mezzetta). L’altra novità è il sottopasso ferroviario tra viale don Minzoni e viale dei Mille: la proposta del binario unico a doppio senso è stata scartata dal Ministero dei Trasporti. Il binario unico avrebbe compromesso la frequenza dei convogli che, in occasione delle manifestazioni allo stadio Franchi, ad esempio, sarà molto utile a ridurre il traffico privato.
Fonte: Corriere.it