Macchine che fanno da tappo nelle corsie preferenziali, che occupano incroci e curve, oppure ammassate sotto le fermate. E così i bus accumulano ritardi. Ma anche la difficile convivenza con i corrieri, che si fermano dove capita, e l’anziano che per una brioche al bar ostacola il traffico mattutino di viale dei Mille. Salvo poi rivolgersi agli agenti con fare innocente sventolando il dolce “bottino”.

Il viaggio sulla Toyota della municipale lungo la linea 20 del bus (da largo Caruso al Gignoro) scorre al ritmo di un verbale ogni tre minuti ( di media). Ovvero 50 multe in due ore e mezzo di lavoro per rimuovere gli intralci al fluire degli autobus cittadini. È il nuovo servizio della polizia municipale partito il 17 febbraio, che mette nel mirino la sosta selvaggia che costringe i mezzi di Autolinee Toscana ad accumulare ritardi e saltare corse. Se ne occupa il reparto tecnologie ausiliarie, lo stesso che sta facendo la formazione per il “ Cerbero” da usare per i controlli della Zcs. Dedicano ai bus un turno al giorno, anche in notturna, sulle otto linee più critiche e in una manciata di strade da “ bollino rosso”. Con l’ausilio, appunto, di “ un’arma” tech, lo “ Scout”, in dotazione da tempo ma finora utilizzato per altri scopi come rilevare la velocità (“Scout Speed” in quel caso).

La macchina dei vigili parte alle 8.30 e segue tutto il tragitto della linea 20, andata e ritorno. Rallentando a ogni fermata. È a quel punto che entra in gioco lo “ Scout”, una telecamera montata sul tetto dell’auto e controllata da remoto attraverso uno schermo. Bastano una decina di secondi per “ catturare” la sosta irregolare, senza che gli agenti debbano scendere. L’altra novità, oltre all’impiego dello “Scout”, è che ai “furbetti” la multa arriva direttamente a casa, senza lasciare tracce sul posto. Venticinque giorni al massimo. Una sorpresa ancora più amara dopo l’introduzione del nuovo codice della strada: 165 euro e due punti in meno sulla patente.

L’intento, spiegano al comando è di migliorare il trasporto pubblico. Per questo la squadra anti sosta selvaggia si muove coi lampeggianti accesi, cattura l’attenzione, attende che i proprietari dei veicoli si palesino per far sì che possano spostarli. Stesso trattamento riservato a chi viene trovato fermo in macchina a intralciare il traffico, magari al telefono. Succede in via Giacomini, dove il conducente di una 500 bianca parcheggiata sulla preferenziale sbuca dopo pochi secondi. L’apice, in negativo, è stato raggiunto martedì quando si sono imbattuti in un cittadino così ubriaco da addormentarsi con l’auto in seconda fila e il motore acceso.

«Pulitissima» esultano gli agenti quando vedono una fermata sgombra da auto e motorini. Succede poche volte in due ore e mezzo. In altri casi è la segnaletica a essere assente o confusa e così le multe non si possono fare. Come alla fermata “ Del Garbo- Morgagni”, dove gli stalli blu sono dentro le strisce gialle dell’area bus. L’azione combinata di municipale, At e Comune ha pure l’obiettivo di rimettere a posto queste incongruenze. Dopo mezzora di lavoro, intorno alle 9, erano già state accertate una quindicina di irregolarità. Cinque multe in un colpo solo alla fermata di Ponte al Pino, dove i passeggeri fanno fatica non solo a salire e scendere, ma anche a farsi vedere dai conducenti. I

n via Manni non va meglio: c’è una Panda parcheggiata sulle strisce che oscura mezzo incrocio. Sul podio anche viale dei Mille; di fronte al bar Badiani lo “ Scout” della municipale deve fare gli straordinari per catturare targhe a tutti e quattro gli angoli dell’incrocio. Volano tre multe e si salva solo il signore delle brioche, che esce in tempo dal bar.

In via Pacinotti l’isola di traffico è completamente occupata dalle macchine. Dopo piazza Augusto Conti il bus fa una fatica tremenda a svoltare per una macchina lasciata in doppia fila sulla curva. In via Corridoni la carreggiata è dimezzata da tre corrieri fermi per scaricare a pochi metri di distanza, sempre sul marciapiede. «Non ci sono alternative», si lamentano.

I numeri parlano di 615 sanzioni dal 17 febbraio al 2 marzo, di cui 130 sulla linea 6 e 125 sull’autobus 23. Più di un terzo ( 263) sono legate veicoli parcheggiati al capolinea o alle fermate, dentro le linee gialle.

«Passeggeri e autisti ci segnalano spesso disservizi di questo tipo – racconta l’assessore Andrea Giorgio -, comportamenti a volte anche banali che però creano difficoltà di circolazione, ritardi e quindi disagi. Interrompere il servizio di un bus per una macchina ferma è un danno per tutti, e accade un paio di volte al giorno. L’intervento ha l’obiettivo di migliorare il trasporto pubblico, insieme a tutte le altre iniziative messe in campo come il recente rinnovo del parco mezzi elettrico del centro » . E Autolinee fa sapere che i benefici sui tempi di percorrenza si vedrebbero già.

Fonte: Repubblica