Flash mob molto partecipato sotto la Prefettura di Genova. Un’iniziativa volta a sensibilizzare le persone sull’importanza della sicurezza stradale e che si inserisce nel più ampio contesto della mobilitazione nazionale contro la riforma del codice della strada, dai promotori definito come “Codice della Strage”.
Hanno aderito alla manifestazione 27 realtà della società civile, dalle associazioni e movimenti ambientalisti alle associazioni ciclistiche sportive, dai comitati di cittadini alle associazioni di disabili: #genovaciclabile, Fiab Genova, Legambiente Liguria, Triciclo Bimbi a basso impatto, Famiglie senz’auto, Greenpeace gruppo locale Genova, Cicloriparo, Bicibusauro, Extinction Rebellion, Genova Women Bike Ride, Comitato Pegli Bene Comune, Comitato San Fruttuoso, Comitato regionale Ligure FCI, Comitato Lungomare Canepa, Ecoistituto Genova e Reggio Emilia, Genova Solving for All, Comitato Tutela Ambiente Centro Ovest, Associazione Comitato Acquasola, Circoliamo Sampierdarena, Monte Gazzo Outdoor, Monte Fasce Bike Group, Medici per l’ambiente (ISDE Genova), Fridays for Future, Mobige, U.S. Pontedecimo, Comitato Rivarolo e Cittadini Sostenibili.
“Il flash mob genovese ha rappresentato un momento di forte partecipazione e condivisione – spiegano i promotori -, unendo le voci di chi chiede strade più sicure e una mobilità più sostenibile. L’evento è stato organizzato in contemporanea con altri flash mob in diverse città italiane e segue il presidio nazionale di Roma tenutosi questa domenica, a riprova di un sentimento diffuso di preoccupazione e di un bisogno urgente di cambiare rotta. La riforma del codice della strada, voluta dal Ministro Salvini, rappresenta un grave passo indietro per la sicurezza stradale. Indeboliti i controlli, ridotti gli spazi sicuri per pedoni e ciclisti, aumentano i rischi per tutti gli utenti della strada. Inoltre, i tagli alla sicurezza stradale previsti dalla Legge di bilancio 2025 mettono a rischio la vita di migliaia di persone ogni anno”. Gli organizzatori assicurano che la mobilitazione continuerà. Non si fermeranno finché la sicurezza stradale non sarà una priorità per le istituzioni.
Fonte: Genova today