Dopo le polemiche in Consiglio municipale, FIAB Genova, #Genovaciclabile e Legambiente Liguria replicano alle accuse di aver aggravato il traffico. Le associazioni spiegano che la congestione non dipende dalla pista ciclabile ma dai colli di bottiglia presenti all’incrocio con via Massuccone Mazzini e alla rotatoria verso il futuro centro logistico Sogegross.
Secondo FIAB, la ciclabile ha reso la strada più ordinata e sicura, evidenziando criticità preesistenti e migliorando il contesto pedonale. #Genovaciclabile sottolinea che la vera soluzione passa dal potenziamento del trasporto pubblico locale e da una rete integrata di mobilità sostenibile, non dall’aumento della capacità stradale.
Le tre associazioni richiamano il principio della “domanda indotta”: ampliare la carreggiata genera nuovo traffico nel medio periodo. La strategia, ribadiscono, deve puntare su più TPL, ciclabilità, pedonalità e zone 30 diffuse.
Il dialogo con il Municipio resta aperto. «Abbiamo trovato punti di convergenza con il presidente Versace per conciliare qualità urbana, sicurezza e sostenibilità», afferma Alessandra Repetto. Per Legambiente, la priorità è completare la pista fino alla Fiumara e mantenere le nuove aiuole alberate, simbolo di una Valpolcevera che cambia.
Fonte: GenovaQuotidiana