Si chiama l’Atlante dei quartieri. È la vera novità di questo Pgt perché disegna la mappa degli interventi prioritari da realizzare nelle diverse zone della città per progettare lo spazio pubblico partendo dalle esigenze dei quartieri: servizi, piazze, aree pedonali, piste ciclabili, verde. Qualsiasi intervento, pubblico o privato, di rigenerazione urbana dovrà seguire quanto dice l’Atlante. Significa anche che gli operatori privati sono chiamati a partecipare alla costruzione della città pubblica orientando le opere a scomputo oneri verso i progetti indicati dall’Atlante.
Ne sono stati presentati 19, chiamati «Progetti bandiera», due per ogni municipio e uno finale che collega tutti gli altri. Il primo, quello che dovrebbe vedere la partenza entro l’anno prossimo, è la trasformazione del cavalcavia Monte Ceneri da strada ad alto scorrimento a nuovo parco lineare. «Abbiamo infrastrutture che non svolgono più la funzione per cui sono nate e costituiscono un problema — ha spiegato ieri l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi — , allora da problema facciamole diventare luoghi riqualificati per i milanesi e per i turisti. Il modello è l’High Line di New York, anche quelli di Parigi e Seoul, ci sono grandi città che hanno intrapreso questa strada che pensiamo sia quella giusta».

Il bando sarà pubblicato nel 2025. C’è anche un altro cavalcavia che potrebbe cambiare destinazione. È quello del Corvetto. Siamo però ancora in una fase di studio. «Stiamo studiando per capire se il flusso veicolare che arriva lì, e dunque non può accedere al cavalcavia, ma si deve ramificare sulle altre strade, non crei eccessivi problemi agli altri assi stradali — dice il sindaco Sala — Gli uffici ci stanno lavorando e siamo in attesa di una risposta. Se così fosse, abbattimento o riqualificazione è un po’ da vedere». In quella zona, l’asse interessato al Progetto bandiera è quello Molise, Lucania, Omero, che oggi presenta una forte frammentarietà e dove invece i controviali potranno assumere, con la loro riqualificazione e le nuove accessibilità ciclabili, una rilevanza strategica per ospitare mobilità sostenibile e spazi per la socialità.
Progetti a breve, medio e a lungo termine. Rientra tra i secondi «La cerchia verde dei Bastioni» il progetto bandiera del Municipio 1, che prevede la realizzazione un sistema di spazi pubblici continui a pedonalità privilegiata lungo il doppio anello della Cerchia dei Bastioni (viale Majno, Caldara, Beatrice d’Este, Papiniano, etc) e dei viali appena esterno ad esso (viale Monte Nero, Bligny, Coni Zugna, etc).
La riqualificazione della doppia cerchia prevede la realizzazione di un itinerario ciclabile continuo che interessa il viale più interno, mentre il viale esterno viene ripensato in ottica pedonale e di rafforzamento del trasporto pubblico. Tra gli obiettivi, ripensare in ottica di progressiva pedonalizzazione e miglioramento della qualità dello spazio pubblico i quartieri Brera, Quadrilatero, Romana, Ticinese e Magenta.

All’estremo sud-est, dove tra gli altri sono già previsti gli interventi nell’area di Santa Giulia, la connessione ciclabile su via Lombroso e la piazza aperta di via Monte Piana a Rogoredo (bando «Piazze Aperte per ogni scuola»). L’obiettivo è di procedere con la riqualificazione di piazzale Ovidio, la definizione di una nuova connessione ciclopedonale di superamento della tangenziale est per avvicinare Ponte Lambro a Santa Giulia.
Altri interventi di rilievo nella zona riguardano la riqualificazione degli spazi pubblici e delle vie in ottica pedonale nelle aree di piazzale Cuoco, Corvetto e Chiaravalle
Fonte: Corriere.it