Si lavora ai binari della linea 2 del metrò, dove le rotaie, usurate dagli anni, hanno bisogno di ritocchi ciclici e puntuali. Così già da fine aprile sarà il turno del tratto tra Lambrate e Caiazzo: qui i treni viaggeranno su un binario unico per entrambe le direzioni. Poi, gli operai passeranno l’estate nel tragitto più nevralgico della verde, tra Cadorna e Garibaldi, dove le stazioni di Lanza e Moscova per tutta la giornata verranno chiuse dal 18 luglio a fine agosto e il tragitto della Verde sarà interrotto.
Lavori necessari dopo un tot di anni. Vanno ripetuti regolarmente. L’estate e gli orari notturni sono i momenti migliori per le interruzioni del servizio inevitabili per consentire ai cantieri sotterranei di operare. I pendolari del metrò ricorderanno che un grosso lavoro di manutenzione dell’infrastruttura era terminato lo scorso 20 dicembre. Da inizio ottobre, per 10 settimane, tutte le sere a partire dalle 21, la M2 ha chiuso tra Centrale e Piola, nelle due direzioniper interventi di manutenzione straordinaria della galleria. Un tratto delicato a causa delle vibrazioni che il passaggio del metrò causa ai palazzi costruiti in superficie, in corrispondenza del transito dei treni. Ma i turbamenti di chi abita lì non sono ancora finiti. I lavori, infatti, sono solo al 50 per cento.
«L’intervento — ha spiegato l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi – non è terminato poiché Atm ha avuto difficoltà operative a causa di infiltrazioni d’acqua in galleria, causate dell’innalzamento della falda, e i lavori sono pertanto rallentati » . Per verificare i risultati, quindi, si dovrà aspettare il secondo round di cantieri che riprenderanno dal 28 aprile e termineranno a inizio giugno: tra Caiazzo e Lambrate sarà istituito un unico binario. Quindi i passeggeri sulla banchina dovranno stare attenti alla direzione dei treni. Ma i disagi sono attesi soprattutto in centro storico per quest’estate. Dal 18 luglio, per lavori all’armamento, la tratta Cadorna-Garibaldi sarà completamente interrotta e le stazioni di Lanza e Moscova saranno chiuse. Tradotto: chi si dirigeverso Assago dovrà fare obbligatoriamente scalo a Garibaldi e potrà risalire sul metrò solo a Cadorna. Viceversa chi viene da Assago dovrà scendere a Cadorna.
Per attutire il più possibile i disagi la metropolitana Verde, oggi, scorre complessivamente più lentamente di quando fu realizzata. Il sottosuolo è cambiato E la tecnologia è rimasta quella di un tempo. La velocità delle corse dei treni è calibrata a seconda delle caratteristiche di ogni tratta e viene gestita in concomitanza dei cantieri. Tra una fermata e l’altra il ritmo del viaggio cambia. Da 50 a 25 chilometri orari, da 25 a 30, e così via. Gli ultimi rallentamenti sono partiti quest’anno. Tra Loreto e Caiazzo da inizio mese la velocità dei convogli è stata frenata ancora: dai 30 all’ora, adesso si viaggia ai 15 chilometri all’ora La stessa andatura dal 19 febbraio è stata introdotta tra Garibaldi e Moscova. Mentre dal 14 febbraio tra Crescenzago e Cascina Gobba i pendolari percorrono il tragitto a 30 all’ora. Ogni rallentamento ha la sua spiegazione. Tutto però è riconducibile a un fattore: il tempo. La linea 2 è stata aperta nel 1969, 56 anni fa. Percorre 40 chilometri con 35 stazioni. Non era prevedibile che la falda si alzasse, che gli impianti sarebbero stati raggiunti dall’acqua, né che si sarebbero prodotte scosse in superficie.
fonte: Repubblica