L’Ansfisa chiude per cinque giorni la Funicolare centrale e dispone il cambio della fune. La decisione è stata presa dall’agenzia per la sicurezza dei trasporti dopo una giornata difficile. Anm stava per riaprire l’impianto dopo lo stop scattato a inizio servizio alle sette del mattino. Dai controlli sarebbe risultato che alcuni fili del cavo erano danneggiati. Anm avrebbe garantito la sicurezza dell’impianto ma Ansfisa ha preferito bloccare l’apertura e disporre la sostituzione della fune.

Poco dopo le 16, Anm dirama una nota per spiegare l’accaduto. “La Funicolare Centrale è soggetta a verifiche continue di sicurezza – si legge – stanotte, durante le operazioni di manutenzione ordinaria alla via di corsa e alle funi si è rilevata la necessità di approfondire alcuni aspetti tecnici dell’impianto. A valle delle ulteriori verifiche fatte in mattinata, i dati hanno confermato la totale sicurezza dell’impianto. Tuttavia, Ansfisa, informata da Anm, ha chiesto di poter effettuare ulteriori prove prima di dare il nulla osta all’apertura dell’impianto stesso e di verificare l’opportunità di anticipare la sostituzione della fune prima della riapertura”. Decisione che appare anche figlia della tragedia del Faito. Per queste motivazioni la funicolare rimarrà chiusa, salvo diversa indicazione, fino a martedì 29 aprile per riaprire al pubblico mercoledì 30 con il nulla osta di Ansfisa e del Comune di Napoli. Per limitare i disagi a turisti e cittadini la funicolare di Montesanto, che collega anch’essa la zona del Vomero con il centro della città, effettuerà il prolungamento del servizio fino alle 2 di venerdì e sabato e fino alle 00:30 di domenica.

Gravi le ripercussioni per i circa 28mila utenti che ogni giorno utilizzano l’impianto che collega via Toledo al Vomero fermo per problemi tecnici. Ad avvisarli della apertura un fogliettino affisso ai cancelli delle quattro fermate: “ Chiusura per motivi di verifiche tecniche inderogabili fino a cessate esigenze”. Stop confermato poi sulle pagine social dell’Anm.

La Centrale è stata già sottoposta, circa 10 anni fa, alla manutenzione ventennale obbligatoria, ma spesso si blocca.

Fonte: Repubblica