Via libera alla riapertura della Funicolare centrale ma con prescrizioni: la nuova fune montata da Anm dovrà restare sotto osservazione per i prossimi cinque mesi per capire se si ripresenterà l’anomala usura che ha portato giovedì scorso alla chiusura per motivi precauzionali dell’impianto. La decisione è stata presa dai tecnici dell’Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, dopo una lunga ispezione conclusasi nella tarda serata di ieri. Da Ansfisa si sottolinea che sono state fatte tutte le prove e che quindi è stato riattivato il nulla osta per poter riaprire.

Lo stop dell’impianto che collega via Toledo e il Vomero è scattato dopo che i tecnici di Anm ( l’azienda dei trasporti cittadini) hanno riscontrato da un cosiddetto “ controllo non distruttivo”, effettuato anche con magneti e ultrasuoni, un’eccessiva usura di una fune, da qui la segnalazione all’agenzia che ha deciso il fermo e disposto l’ispezione. Sui motivi dell’eccessivo deterioramento del cavo, che comunque non ha provocato rischi alla sicurezza dei viaggiatori, Ansfisa si riserva di dare una spiegazione dopo ulteriori analisi: nello specifico, da quanto è emerso dall’ispezione, si è verificato un consumo strano di una guarnizione che sostiene il cavo che di conseguenza ha generato l’usura anomala sulla fune.

Sempre dall’Agenzia per la sicurezza dei trasporti si precisa che può “capitare che un rullo si deteriori più velocemente essendo materiali di consumo che si sostituiscono periodicamente. E un rullo su settanta della Funicolare centrale ha avuto un degrado particolare. « Sono cose che possono succedere » puntualizzano dell’Agenzia statale ribadendo che non c’era il rischio che la fune potesse rompersi perché sarebbe durata tranquillamente altri due anni. Anm ha preferito comunque sostituirla. Decisione che appare come una conseguenza diretta della tragedia del Faito dove una cabina della funivia è precipitata per la rottura di un cavo causando quattro morti e un ferito grave. Quindi Anm ha preferito la strada della prudenza. In tempi record la società partecipata del Comune ha sostituito la guarnizione del rullo e anche la vecchia fune che quindi non dovrebbe registrare ulteriori problemi, così hanno detto i testeseguiti in questi giorni. Ansfisa ha emesso, però, delle prescrizioni e soprattutto ha disposto di tenere sotto osservazione la fune per registrare altre anomalie che potrebbero generare di nuovo un consumo anomalo. Sarà monitorata da controlli più stringenti del normale nei prossimi cinque mesi di esercizio. «Abbiamo avuto le certificazioni e la funicolare apre normalmente.

Fonte: Repubblica