Questo il bilancio dal primo gennaio 2024. La città conta da allora 20 vittime della strada. Due al mese. La metà, dieci, sono pedoni: vale a dire che ogni 27 giorni qualcuno ha perso la vita perché falciato mentre attraversava, anche sulle strisce, in molti casi da un autista scappato senza prestare soccorso.
La mattanza non si ferma. Il 2024 conferma i dati dell’ultimo report del reparto Infortunistica della polizia municipale, che rileva il cento per cento dei sinistri. Nel 2023 sono stati contati più di 5 mila incidenti, la metà con feriti, 35 decessi e il 55 per cento dei guidatori sotto effetto di alcol e droghe. Le cause principali restano l’alta velocità e la distrazione, il più delle volte dovuta allo smartphone.
Per l’Istat e le forze dell’ordine, sempre nel 2023, a Napoli sono stati uccisi undici pedoni. La statistica è confluita nel rapporto annuale 2024 Asaps: il capoluogo campano è al secondo posto in Italia per numero di pedoni uccisi e al quinto per gli investimenti, in tutto 389. Un incidente su 35 è dunque risultato fatale per chi stava attraversando: una prova, questa, che a Napoli si corre e si compiono infrazioni pericolose. La Campania conta invece 44 pedoni uccisi nel 2023 e 36 da inizio 2024. Circa un incidente mortale su tre è avvenuto a Napoli.
A rimetterci la vita, in città, sono stati quest’anno dieci pedoni, nove scooteristi e una turista in bicicletta.
La strada che collega Fuorigrotta e Pianura non è tra le 25 più pericolose in città per numero di sinistri nel 2023. I rilievi del 2022, però, contano qui 25 incidenti con 11 feriti e nessun decesso nel 2022.
Due le vittime in scooter nel 2024 in Galleria Laziale, in un caso per colpa di un’auto pirata poi ritracciata dopo una laboriosa indagine dal reparto Infortunistica.
Altri incidenti fatali sono accaduti per lo più in strade a scorrimento veloce.
Per le associazioni, «la strage non si fermerà mai se non si fanno seri investimenti in sicurezza stradale e senza la certezza della pena».
fonte: Repubblica