Era settembre dello scorso anno quando in via Riccoboni, all’altezza del liceo Cornaro a Padova, veniva completata la posa di quella che, da lì in avanti, avremmo cominciato a chiamare piattaforma. Cioè la via guidata in calcestruzzo al cui interno si innesterà la rotaia. Ebbene, a distanza di dieci mesi da allora, si può affermare che questa piattaforma è stata messa a terra lungo il 60% di quello che sarà il percorso della seconda linea di tram Stazione-Voltabarozzo.

Nello specifico, su 3,3 chilometri dei 5,4 totali. «Diciamo che siamo a buon punto, anche se — osserva l’assessore comunale alla Mobilità, Andrea Ragona — tra i vari nodi che ancora ci mancano, ci sono forse i due più complicati, ovvero quello della Stazione e quello del nuovo ponte in acciaio che collegherà il lungargine Terranegra con il lungargine Sabbionari». Nel dettaglio, procedendo da nord a sud e prendendo come punto di riferimento le 13 fermate della seconda direttrice tranviaria, i tratti dove si è sostanzialmente concluso l’allestimento della via guidata sono i seguenti: Pace-Gozzi, Gozzi-Morgagni, Forcellini-Sant’Antonio, Sant’Antonio-Parco Iris, Parco Iris-Cornaro e Nani-Piovese. Quelli invece che dovrebbero essere portati a termine nell’arco dei prossimi due mesi (durante i quali i cantieri resteranno operativi pure di notte per ultimare i lavori più impattanti entro l’11 settembre, il giorno della riapertura delle scuole) sono questi: Stazione-Pace, Morgagni-Ospedale Civile, Ospedale Civile-Sografi, Sografi-Forcellini, Cornaro-Nani e Piovese-Voltabarozzo.

«Approfittando della mole di traffico di queste settimane, ben più ridotta rispetto a quella del resto dell’anno, il nostro obiettivo – dichiara ancora l’assessore Ragona – è evidentemente quello di completare la posa della piattaforma in quasi tutti i tratti mancanti entro la fine di ottobre».
Il nuovo ponte sul Canale Scaricatore del Bacchiglione dovrebbe concludersi entro la fine di agosto. Infatti, dopo che l’impalcato sarà stato spinto da una sponda all’altra del fiume, l’inserimento della via guidata non sarà affatto semplice.

E intanto, lunedì, in alcuni tratti dei 2,1 chilometri ancora privi della piattaforma, scatteranno altri due cantieri, che dovrebbero entrambi protrarsi almeno fino a fine settembre. Il primo comporterà la chiusura al traffico dell’incrocio tra via Forcellini e via Sografi. L’altro cantiere in partenza è invece quello che causerà la semi-chiusura al traffico dell’incrocio tra via Trieste e via Gozzi.

Fonte: Corriere.it