Alla luce dell’aggiornamento dei dati disponibili nell’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile esaminiamo la situazione di Parma, una delle nove città italiane impegnate nella missione europea di azzeramento delle emissioni di gas serra al 2030. Fra l’altro, a marzo 2024 la Commissione Europea ha approvato il Contratto Climatico di Città (Climate City Contract – CCC) di Parma, prima città italiana, insieme a Firenze, a compiere questo importante step.
Il Comune ha approvato il 21 marzo 2017 il PUMS (vedi sintesi). Il Comune ha anche approvato nel 2009 il Biciplan che rappresenta la pianificazione della mobilità ciclabile sul territorio Comunale. A settembre 2023 è iniziato il percorso partecipato per l’aggiornamento del PUMS. A giugno 2024, intanto, è stato approvato il nuovo Piano Sosta, un aggiornamento che giunge a distanza di vent’anni dal precedente.
Motorizzazione privata
Nel periodo 2017-2022 continua ad aumentare anche nella città veneta il tasso di motorizzazione privata (auto/1000 abitanti), arrivando nel 2022 a quota 648 – alle quali si aggiungono 132 moto per mille abitanti –, cioè ogni 1000 persone ci sono 780 auto e moto; fra le 18 città monitorate dall’Osservatorio per questo indicatore Parma si colloca nella parte medio-alta della “classifica”.
Il 54% del parco veicolare privato ha più di otto anni di età e, per circa il 37%, una classificazione Euro 4 o inferiore. 5,1 su mille le auto elettriche, anche per questo indicatore la città si colloca fra le città mediamente più “elettrificate”.
Per quanto riguarda le limitazioni per il traffico privato a febbraio 2024 l’Amministrazione ha confermato limpegno per una progressiva estensione delle zone 30. Entro giugno 2024 saranno installate le prime 18 telecamere che serviranno a monitorare gli accessi e sanzionare i veicoli più inquinanti agli ingressi delle tangenziali (Area Verde), entro luglio 2025 le altre diciotto. Sempre a maggio il Comune ha iniziato l’installazione di 25 nuovi dossi (e la riqualificazione di quelli esistenti) e oltre 100 dissuasori di sosta in tutta la città, al fine di un miglioramento della sicurezza stradale e di una maggior tutela delle aree di circolazione riservate ai pedoni e ciclisti.
Trasporto pubblico
Nel capoluogo emiliano era presente, nel 2022, una rete filoviaria che si estendeva per 19 km, contribuendo per circa il 12% all’offerta di trasporto pubblico. A settembre 2023 entrati in servizio otto nuovi filobus per le linee urbane.
In termini quantitativi l’offerta di trasporto pubblico (788 milioni di posti/km) nel 20228
Nel 2022 i passeggeri trasportati sono in crescita (19 mln) ma inferiori al 2019, che con 30 mln risulta l’anno di maggior “successo” del trasporto pubblico locale a Parma dal 2016.
Rispetto all’obiettivo di decarbonizzazione la flotta di autobus del capoluogo emiliano nel 2022 non aveva al suo interno mezzi elettrici e quasi il 39% di bus a metano, con una percentuale molto elevata (87%) di mezzi conformi alla classificazione Euro 6. A novembre 2023 entrati in servizio 10 nuovi autobus suburbani ibridi a metano autosnodati. Amaggio 2024 sono arrivati i primi primi tre Solaris Urbino elettrici di una fornitura complessiva prevede in totale 14 bus elettrici, completata a giugno, insieme con il nuovo impianto di ricarica installato nel deposito di via Taro.
Mobilità attiva
Per quanto riguarda le piste ciclabili fra il 2016 ed il 2022, si è passati da 130 a 149 km, pari a 7,6 chilometri ogni 10.000 abitanti, rispetto allo standard europeo per una città di queste dimensioni dovrebbe essere di almeno 15 km / 10.000 abitanti. Tuttavia, per questo indicatore la città risulta seconda solo a Padova come la più “ciclabile” fra le 18 monitorate. A febbraio approvato il progetto per nuova ciclabile da 2.3 km fino a Montechiarugolo. A dicembre 2023 e a marzo 2024 incentivi del Comune di Parma per l’acquisto di biciclette elettriche a pedalata assistita e bike elettriche con rimorchio. A giugno 2024 è stata attivata a Parma “l’Anagrafe delle biciclette” utile strumento per l’identificazione di bici smarrite o in caso di furto.
Per quanto riguarda le aree pedonali: nel 2022 la loro densità era di 81 mq per 100 abitanti, quindi dietro solamente a Venezia e Firenze come città più pedonalizzate fra òe 18 monitorate in rapporto alla popolazione. A fine luglio 2023 è diventata operativa la pedonalizzazione di piazzale Barbieri, per una estensione di oltre 1.00 metri quadrati.
Mobilità condivisa
Sul piano della mobilità condivisa nel 2022 risulta essere presenti servizi per quasi tutte le tipologie: car sharing a postazione fissa (11 mezzi) e 26 a flusso libero, bike sharing a postazione fissa (200) ed a flusso libero (300) e micromobilità elettrica (900). Complessivamente 73 mezzi in sharing per 10.000 abitanti.
A febbraio 2024 inaugurato il primo parcheggio dedicato alla micromobilità in sharing presso una stazione ferroviaria. Questo parcheggio, dotato di monopattini e biciclette elettriche, si configura come un innovativo hub di mobilità intermodale creato allo scopo di favorire un uso combinato di mezzi leggeri e treni. A marzo 2024 si sono conclusi i lavori di potenziamento delle ciclostazioni fisse del servizio di Bike Sharing, con il rafforzamento della segnaletica orizzontale in 20 punti strategici della città, mirato a migliorare la sicurezza e l’efficienza di queste infrastrutture. Ad aprile avviso esplorativo per la raccolta di manifestazioni di interesse a partecipare alla procedura per l’affidamento del servizio sperimentale di car sharing elettrico a flusso libero nel territorio comunale di Parma.
Sicurezza stradale
Circa 800 gli incidenti stradali nel 2022 con 10 morti e 1.000 feriti.
Qualità dell’aria e impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico
I dati della qualità dell’aria mostrano livelli di biossido di azoto, inquinante tipicamente emesso dai mezzi di trasporto con combustione fossile. Nel 2022 nella stazione di monitoraggio di traffico presente si è superato i valori raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana ed anche quelli previsti dalla nuova Direttiva Europea a partire dal 2030. Evidentemente c’è da lavorare per ridurre questo pesante carico inquinante, che si riflette sui dati del prossimo indicatore che presentiamo.
L’unico dato non aggiornato al 2022 è quello relativo all’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico e segnatamente degli effetti dell’esposizione al biossido di azoto per i quali ancora non sono disponibili gli aggiornamenti da parte dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Ma i dati del 2021 non sono affatto tranquillizzanti, indicando 47 morti premature per l’esposizione a questo inquinante.
Il divario di Parma rispetto a standard europei di mobilità sostenibile nel 2030
Parma, fra le 18 città monitorate si posiziona nella parte intermedia fra le 18 cittò monitorate rispetto al raggiungimento al 2030 dei target europei di mobilità sostenibile, ha quindi da fare nei prossimi anni per avvicinarsi a quelli standard di mobilità sostenibile che già sono reali in molte città europee.
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