Attaccàti al tram, spesso con la e finale nella prima parola, è un modo di dire romanesco che esprime l’arte di arrangiarsi o accettare situazioni difficili senza reagire. Chi invece è deciso a lottare, proprio per difendere le linee di tram esistenti a Roma e quelle che dovrebbero essere attivate nei prossimi anni, sono i manifestanti scesi in piazza Repubblica per un flash mob organizzato da Legambiente e altre associazioni ambientaliste e della mobilità sostenibile.

All’iniziativa hanno partecipato tra gli altri ORT (Osservatorio Regionale Trasporti), Cittadini per l’Aria, Street for Kids, Clean Cities Campaign, Salvaiciclisti, Assoutenti UTP, Odissea Quotidiana, CeSMOT, insieme a Eugenio Patanè Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Edoardo Zanchini responsabile Ufficio Clima di Roma Capitale e Simone Nuglio Legambiente Nazionale che ha organizzato il flashmob.

Il tram si deve fare, è quindi il senso dell’iniziativa, in primo luogo la linea Termini – Vaticano – Aurelio, la cosiddetta Tva, i cui lavori dovrebbero iniziare nei prossimi mesi ma che è già da più partti contestata, tra interrogazioni parlamentari e articoli di stampa. Sotto attacco anche le linee già esistenti nella capitale, al momento soltanto sei, considerate rumorose e dannose per gli edifici, anche se sono tra i mezzi pubblici meno inquinanti e più affidabili, diffusi in tante metropoli europee da Milano a Berlino.

Fonte: RaiNews

“Una grande sagoma di Tram che da Piazza della Repubblica puntava Via Nazionale esattamente come dovrà fare il Tram TVA da realizzare, utenti fisicamente attaccati alle maniglie tipiche del mezzo su rotaie e lo striscione con scritto “Attaccati al Tram”, questa la scena allestita da Legambiente insieme a molte delle associazioni che si impegnano per lo sviluppo del Trasporto Pubblico. Tutti insieme a chiedere che i 4 nuovi tram, la cui realizzazione è prevista a Roma con i fondi del PNRR, vedano luce al più presto: quello che dovrà correre lungo tutta Via Togliatti da Ponte Mammolo a Cinecittà, quello della Tiburtina tra Verano e Stazione, quello della Casilina fino a Tor Vergata e la linea TVA (Termini-Vaticano-Aurelio) che dovrà percorrere lo stesso luogo del flashmob e attraversare il cuore della Capitale”, ha fatto sapere Legambiente.

“A Roma servono tutti i nuovi tram previsti e noi siamo letteralmente attaccati al tram, ai progetti delle nuove tranvie, all’enorme impatto positivo che queste avranno in tutti i quadranti dove sorgeranno – ha dichiarato Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – e vogliamo sostenere chiunque si impegnerà nella loro realizzazione, con questo flashmob e in ogni contesto, così come la realizzazione di metropolitane, corsie ciclabili, pedonalizzazoni e mobilità in sharing e sostenibile. Dopo oltre vent’anni che non succede, è ora di stendere nuovi binari sulle strade della Capitale anche se, come noto ci sono realtà che mettono in discussione la bontà dei Tram, ma la scelta è tra una città moderna, ecologica e funzionale, e il conservare la situazione allo stato attuale, con lo stradominio delle automobili e il loro folle numero a riempire le strade e avvelenare la nostra aria: noi sappiamo benissimo da che parte bisogna stare e ci stiamo”.

“Le persone a Roma non vedono l’ora che ci siano nuovi mezzi di trasporto pubblico – ha commentato Amedeo Trolese di Legambiente – e il Tram è uno strumento ben più rapido delle metro nella realizzazione, in grado di ridisegnare lo spazio pubblico stradale, e chiaramente a impatto zero in termini di generazione di polveri sottili o biossidi inquinanti. Non solo vanno fatte nascere queste quattro tranvie ma bisogna puntare a ammodernare quelle che ci sono e che nascano anche tutte quelle previste dal Piano Urbano Mobilità Sostenibile; nella Capitale abbiamo un totale di km di metro del tutto inadeguato così come è inadeguata la rete tranviaria e ora c’è l’opportunità di moltiplicarla, guai a farsi sfuggire una simile occasione”.

La capitale, poi – ha ricordato Legambiente – è dotata di una rete di 36 km di impianti tranviari nei quali sono in esercizio più linee per un totale di esercizio di 50,8 km, con vari tratti in comune a più linee, basti pensare al 3 e il 19 lunga Viale Regina Margherita o allo stesso 19 e al 5 sulla Prenestina. Un nonnulla non solo rispetto alle moderne capitali europee ma anche nei confronti dei 187 km di Torino o i 180 di Milano, città di una estensione pari a un decimo di Roma. I convogli tranviari romani hanno una media di età altissima che si attesta a oltre 34 anni e tutti hanno più di 15 anni di vita”.

“Dopo 95 giorni, tra il 24 giugno ad oggi, durante i quali un noto organo di stampa contrario ai Tram ha realizzato ben 68 articoli da una pagina intera tutti per dar voce a pareri sfavorevoli rispetto ai progetti di tram e in particolare al TVA, neanche fosse una piaga biblica, vogliamo che si sappia chiaramente che c’è una enorme maggioranza di romani che chiedono nuovi tram e nuovo trasporto pubblico – hanno concluso i rappresentanti di Legambiente.”

Fonte: Eco dalle Città