Intervista di Repubblica Torino al responsabile dei rapporti istituzionali di Dott.
Torino è stata la prima città in Italia dove la società olandese Dott ha portato i suoi monopattini in condivisione nel 2019. Ad aprile scorso si è aggiudicata insieme ad altri tre operatori il bando del Comune e gestisce 750 mezzi che aiutano i torinesi a muoversi in modo sostenibile lasciando l’auto ferma in garage. Con il nuovo bando sono anche cambiate le regole.
«E a distanza di qualche mese — racconta Vittorio Gattari, responsabile dei rapporti istituzionali di Dott — posso dire che queste sono servite a noi aziende che riusciamo a lavorare meglio e programmare gli investimenti e hanno anche migliorato la percezione dei cittadini su questi mezzi che prima erano lasciati un po’ ovunque, non tanto per maleducazione ma per mancanza di indicazioni o poca conoscenza delle norme. Noi stessi chiedevamo all’amministrazione di limitare il numero degli operatori e di effettuare una selezione basata sulla qualità del servizio, fissando parametri chiari».
Oggi i vostri monopattini sono sufficienti per le esigenze della città?
«Ogni operatore ne garantisce 750. Però il servizio è in continua crescita e credo che sarebbe positivo se in futuro si potessero adeguare le flotte alla domanda».
I monopattini devono essere parcheggiati negli appositi stalli altrimenti scattano le sanzioni. Ce ne sono a sufficienza?
«In alcune zone sì, in altre stiamo condividendo con l’amministrazione i nostri dati per aumentarli. Stiamo anche facendo un lavoro di educazione dell’utente perché spesso chi lascia il monopattino sul marciapiede non sa che va messo nello stallo. E capita viceversa che i ciclisti e i motociclisti ignorino che il monopattino può essere parcheggiato nei posti loro riservati».
Quali sono le zone più frequentate dai monopattini?
«Il centro città, soprattutto nei dintorni delle grandi piazze, dellestazioni e dell’università, e piazza Bengasi: chi arriva da Moncalieri o Nichelino col monopattino lo lascia lì perché c’è il capolinea della metropolitana. Tanti utenti percorrono corso Francia grazie alla pista ciclabile per andare verso Rivoli e Collegno».
Capita spesso che da altre città si venga a Torino e viceversa?
«Sempre più spesso. In questi anni, quasi 8000 persone hanno usato un monopattino per muoversi da una città all’altra e capita soprattutto negli orari di punta».
Quali sono i tempi di utlizzo medio del monopattino sotto la Mole?
«Il viaggio medio è di 13 minuti e la distanza media percorsa è di 2,9 chilometri. Più della metà degli utenti ha fatto un abbonamento e ciò vuol dire che usa abitualmente il nostro servizio».
Quali benefici stanno portando le targhe?
«Per noi non sono una novità. I numeri identificativi li abbiamo sempre avuti ed è positivo anche per poter indirizzare le multe fatte dai vigili agli utenti trasgressori».
fonte: Repubblica Torino