Alcune durano pochi giorni, altre sono per sempre. Anche quest’anno in occasione della «Settimana europea della Mobilità 2024», sono comparse in città nuove «strade scolastiche» pedonalizzate da sperimentare per «scuole car free». L’iniziativa del Comune su indicazione delle circoscrizioni ha il pieno sostegno della «Consulta della mobilità ciclistica e moderazione del traffico», organo ufficiale del Consiglio comunale, che chiede però una maggior durata e una migliore comunicazione.
A volte le famiglie non sono nemmeno avvertite. Tra gli interventi più importanti, in zona Parella è stato chiuso il tratto di via Passoni davanti alla scuola primaria Dewey dell’Ic Alighieri Kennedy fino al prossimo 30 gennaio. Si è creata così una vera e propria «piazza scolastica» già sperimentata l’anno scorso anche se per una sola settimana, che garantisce ai bambini il massimo della sicurezza e aria più pulita intorno alla scuola. Non solo negli orari di entrata e uscita, ma giorno e notte. La scuola elementare dell’Ic Montalcini, a due passi dal Tribunale, ne ha ottenute due, agli ingressi di via Palmieri e di via Collegno dove si trova anche la scuola dell’infanzia Piccolo Torino: niente automobili nell’ultimo isolato all’angolo con via Cavalli.
I tecnici del Comune hanno installato transenne fisse, a impedire il transito delle automobili. Ma soltanto dal 16 al 29 settembre, appena due settimane. Tanto che un gruppo di genitori e insegnanti sta facendo circolare una raccolta firme per la «richiesta di prolungamento del periodo di chiusura nella speranza che questa venga accolta e si trasformi in una chiusura definitiva, possibilmente con l’aggiunta di alberi e panchine che permettano un migliore utilizzo dello spazio da parte di tutti: ragazzi, genitori, nonni e residenti».
In zona corso Sicilia, è stata per ora pedonalizzata via Aquileia davanti alla scuola Parato dell’Ic Matteotti Pellico, richiesta anche da una petizione online, per un mese fino al 13 ottobre. «Siamo ancora in una fase di monitoraggio e di valutazione – dice la preside Veronica Ancona -, vedremo come si svilupperà». Come sempre, c’è anche chi protesta.
«Ma le segnalazioni arrivate», sostiene l’assessorato alla Mobilità e Transizione ecologica guidato da Chiara Foglietta, «sono rimaste nel limite del fisiologico quando si chiude una strada alla viabilità veicolare». Nel caso in cui «le pedonalizzazioni non funzionassero – rassicurano gli uffici -, si cercheranno soluzioni alternative».
Forse a lamentarsi «è proprio chi prima scaricava i figli a scuola fin davanti al cancello, ignorando il divieto di transito già in essere, negli orari di ingresso e uscita, che nessuno rispettava e che nessuno faceva rispettare», fa notare la Consulta della mobilità che avanza un paio di proposte. «È necessario che la durata della “sperimentazione” non si limiti a 1 o 2 settimane. Non è un tempo sufficiente per trarre le dovute considerazioni. Perché è proprio quando ormai ci si stava abituando a nuovi tempi e modi di raggiungere la scuola, che basta togliere le transenne e tutto torna come prima, all’istante».
La Consulta fa anche notare l’importanza della comunicazione. «Un avviso del dirigente scolastico alle famiglie e al personale scolastico, infografiche su strada prima del cantiere, un evento inaugurale con istituzioni e associazioni, garantirebbero una maggiore conoscenza delle finalità: molti ne sono ancora all’oscuro».
Fonte: Corriere.it