Lucio Schiavon è un bravo illustratore che aa appena finito di dipingere, per il Comune di Venezia, un murales, molto bello e di impatto, di 30 metri lungo una pista ciclabile.
Il murales dà visibilità e importanza alla mobilità ciclabile e trasmette un messaggio: chi pedala merita un ambiente di qualità. Ovvero, la città vuole dare valore alle persone in bicicletta. Rende visibile, dà valore.
Sul blog luciorubini.it è stata pubblicata una intervista all’autore nel quale bene spiega il significato dell’opera.
“Il murales mi è stato commissionato dal Comune di Venezia. L’obiettivo era rendere più bello e attrattivo un nuovo tratto di pista ciclabile che collega la stazione di Mestre con il campus di via Torino e Venezia. La richiesta era valorizzare questo luogo, attraverso un tema: celebrare la bicicletta come simbolo per unire Venezia e la terraferma di Mestre e Marghera.”
“Non mi ero mai cimentato su una cosa simile! L’intervento si sviluppa su 30 metri di muro che affiancano un percorso ciclo-pedonale, proprio vicino a un nuovo attraversamento pedonale. È stato interessante studiare il contesto e utilizzare colori (blu, giallo, arancio) e forme forti, capaci di generare movimento e impatto visivo.”
“Il murales hai dei movimenti “in progressione” da destra verso sinistra (e viceversa). I disegni e le forme sono concepiti per essere apprezzati in base alla velocità di chi li osserva, a piedi o in bici (e non da chi passa in auto, sebbene la pista ciclabile sia a bordo strada). La composizione rappresenta Venezia, Mestre e Marghera, con una varietà di forme colorate che un personaggio-Ciclope trasforma in biciclette.”
“Abbiamo voluto mettere del bello dove non c’è – colorare una zona che è davvero ancora molto grigia. Fino a poco tempo fa, questa era una area molto desolata. Ora sta cambiando, tra la nuova università e il distretto turistico. Ma la percezione è di stare ancora in un posto non accogliente: la pista ciclabile e il murales iniziano a renderla più a misura di persona.”
“L’arte può diventare un elemento di trasformazione urbana, non solo estetica ma anche culturale, incentivando l’uso di spazi come la pista ciclabile.”