Area C a pagamento anche nel weekend, oltre 20 chilometri di nuove piste ciclabili, l’asse Loreto – Buenos Aires rifatto da capo a piedi, la M4 completa di tutte le fermate, zone 30 un po’ ovunque. Sono questi alcuni dei cambiamenti alla mobilità milanese che vedremo da qui al 2026. Traguardo complessivo meno auto in città, con percorsi sì graduali, ma che cambieranno il modo di muoversi.

Prima certezza: entro la fine del prossimo anno si potrà andare in metrò da Linate a San Cristoforo. Circa 15 chilometri di Blu: la M4, che oggi incrocia già la M1 a San Babila, l’anno prossimo incontrerà la linea M2 nella stazione di Sant’Ambrogio e la M3 alla fermata di Sforza/ Policlinico. Restando sempre sulle metropolitane, se arriveranno i finanziamenti potranno partire anche i cantieri per chiudere il prolungamento della Rossa fino a Monza, nonché la riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate.

Seconda certezza, meno gradita: a partire dal 30 ottobre, il ticket di ingresso in Area C subirà un incremento del cinquanta per cento, arrivando a costare 7,50 euro. Ma un altro passaggio strutturale per la Ztl della Cerchia dei Bastioni ci sarà il prossimo anno, quando il pagamento del ticket sarà esteso al fine settimana. Dalla manovra saranno esclusi i residenti che il sabato e la domenica continueranno ad accedere gratuitamente. Ancora in tema di Ztl, il primo ottobre del 2025 scatteranno i nuovi divieti per Area B e non potranno più circolare auto a benzina Euro 3 e diesel Euro 6.

Altra sicurezza: nei primi mesi del 2024 partiranno i lavori per la riqualificazione di piazzale Loreto, con annesse modifiche alla viabilità. Cambiamenti che non hanno ancora dettagli, ma è chiaro che, per quella zona, sono in arrivo disagi e ingorghi, anche perché il cantiere, dalla primavera del 2024, si sovrapporrà a quello per il rifacimento dei marciapiedi di corso Buenos Aires. Per ridurre l’impatto il Comune ha promesso di procedere a tratti.

Altro capitolo importante, le piste ciclabili. Entro la fine di quest’anno è atteso il biciplan, il piano cioè che punta a mettere in sicurezza le due ruote creando nuovi percorsi ciclabili e sistemando quelli esistenti. Per il 2026 sono previsti 23 chilometri di nuove preferenziali per le bici già finanziati per un totale di 6 milioni di euro: 8 chilometri saranno realizzati entro la fine di quest’anno, mentre gli altri 15 entro il 30 giugno del 2026.

Poi ci sono i mezzi pubblici: oltre alla progressiva elettrificazione dei bus per arrivare al “ full electric” di Atm nel 2030, Palazzo Marino metterà mano anche all’infrastruttura: con il Pnrr sono stati stanziati 12,5 milioni di euro peril percorso in sede protetta della linea 90- 91 da Piazza Zavattari a Piazza Stuparich. L’obiettivo è realizzare la corsia preferenziale del filobus, che comporterà lo smantellamento della strada, con il rifacimento delle piazze circostanti, delle corsie laterali, della rete elettrica e dei semafori.

Altri mezzi: a giorni si saprà chi sono gli operatori che si aggiudicano il bando per i monopattini in sharing. Saranno tre anziché sei, i mezzi nel complesso non aumenteranno e il servizio sarà più efficiente ed esteso anche ai Comuni dell’hinterland. Gli utenti, però, dovranno stare più attenti ai parcheggi.

Taxi: l’obiettivo della giunta Sala è incrementare di mille il numero delle auto bianche in città entro la fine della primavera del 2024, grazie a un mix di soluzioni. Presto in giunta approderà un primo bando per mettere a gara qualche centinaio di nuove licenze, poi sarà sbloccato quello congelato nel 2019 e infine altri rinforzi arriveranno grazie allo strumento delle doppie guide.

Le auto: quelle elettriche che girano a Milano sono poche, lo 0,5 per cento del totale, ma ancora di meno sono i punti per la ricarica (450 quelli pubblici). A2a annuncerà entro qualche mese un piano per incrementarli.
Altro cavallo di battaglia del sindaco Sala, il Piano urbano per i parcheggi: sono state individuate le aree della città che hanno fame di posti auto e l’assessora alla Mobilità Arianna Censi promette di portarlo in Consiglio comunale «il prima possibile » , sicuramente il prossimo anno.

Nel corso dei prossimi anni, poi, il Comune metterà a punto nuove zone 30, soprattutto davanti alle scuole.

Fonte: Repubblica Milano