Padova è in corso una rivoluzione nel settore del trasporto pubblico con la realizzazione di due nuove infrastrutture tranviarie che, unite all’attuale rete, daranno vita a SMART, il Sistema Metropolitano a Rete Tranviaria interoperabile sul quale ci saranno 8 linee di trasporto che permetteranno di raggiungere tutti i punti della città dai diversi capolinea. Complessivamente, sulle nuove linee viaggeranno 55 tram, per un totale di 450 corse al giorno, con una stima di 20 milioni di passeggeri all’anno. Nei prossimi mesi, Padova riceverà i nuovi tram, attualmente in fase di produzione, che saranno più capienti e tecnologicamente più avanzati rispetto a quelli già in circolazione.
La tecnologia utilizzata per i tram di Padova si chiama Translohr, una soluzione sviluppata dalla fine degli anni ’90 dalla Lohr Industrie, poi acquisita da Alstom, uno dei maggiori produttori di veicoli su rotaia a livello mondiale. Translohr si distingue dai tradizionali tram per una caratteristica fondamentale: invece di viaggiare su due rotaie parallele con ruote di ferro, ha un’unica rotaia centrale che serve solo a vincolare il mezzo, che si muove su gomma. Questo sistema offre numerosi vantaggi. In primo luogo, il tram è più silenzioso, poiché la gomma riduce il rumore di rotolamento. Inoltre questa tecnologia rende il tram più agile, permettendogli di affrontare curve più strette, come la curva vicino alla Basilica di Sant’Antonio, e pendenze elevate, come la salita del cavalcavia Borgomagno lungo la linea Sir1.
Dal 2007, la linea Sir1 (Guizza – Pontevigodarzere) utilizza questa tecnologia, e la scelta di mantenere Translohr per le nuove linee del sistema SMART risponde alla necessità di garantire interoperabilità tra le diverse linee, consentendo ai nuovi tram di circolare su tutta la rete. Oltretutto, rispetto ad altre soluzioni tranviarie, l’infrastruttura necessaria per il Translohr è meno impattante dal punto di vista della costruzione. Le piattaforme in calcestruzzo su cui si muove il tram sono più sottili, riducendo la profondità degli scavi e, di conseguenza, i costi di realizzazione. Questa caratteristica rende il Translohr particolarmente adatto a città di medie dimensioni come Padova, dove i vincoli urbanistici e la presenza di un centro storico richiedono soluzioni poco invasive.
La produzione dei nuovi tram per il sistema SMART di Padova avviene in Francia, nei tre stabilimenti di Alstom situati in Alsazia. Alstom è uno dei giganti globali del settore dei trasporti su rotaia, con una lunga storia che risale al 1928. Recentemente, una delegazione del Comune di Padova e di APS Holding ha visitato gli impianti produttivi in occasione della fiera Euro Mobility Expo, con l’obiettivo di seguire da vicino la produzione dei nuovi mezzi. Per garantire un elevato livello di specializzazione e precisione nella realizzazione di ogni componente, ogni stabilimento ha un ruolo specifico nella costruzione del tram.
Il primo stabilimento visitato dalla delegazione padovana è quello di Hangenbieten, una cittadina a 20 km da Strasburgo. Questo sito è il centro nevralgico della progettazione e dell’assemblaggio delle componenti più sofisticate del tram. In questo impianto vengono sviluppate e testate le parti tecnologiche essenziali dei tram, come le batterie di trazione, i motori, i sistemi di guida e le componenti elettroniche. Hangenbieten è anche sede degli uffici tecnici di Alstom Alsace, dove si pianificano la logistica, i metodi di montaggio e i protocolli di qualità.
Se Hangenbieten è la testa della produzione, lo stabilimento di Reichshoffen, oggi proprietà di CAF, ne è il cuore. Qui viene assemblata la carrozzeria, la struttura esterna dei tram, le cabine, tutte le carrozze, le parti elettroniche e i motori. La costruzione della carrozzeria, delle cabine e delle carrozze richiede una precisione estrema, soprattutto nella saldatura delle parti in alluminio, operazione che viene eseguita manualmente dagli operai specializzati. Inoltre, a Reichshoffen i tram vengono verniciati con il caratteristico blu ispirato a Giotto, che richiama il patrimonio artistico di Padova. Ogni tram viene assemblato a partire da componenti provenienti dallo stabilimento di Hangenbieten e da altre imprese specializzate.
Una volta assemblati, i tram sono sottoposti a rigidi controlli di qualità per garantire che rispettino gli standard tecnici e di sicurezza previsti. A questo punto, i 1500 i dipendenti dello storico sito industriale di Reichshoffen, dove sono stati realizzati anche i primi mezzi Translohr dedicati alle linee tranviarie di Parigi, sono pronti per dare vita ad un tram come lo conosciamo. Per assemblare un tram sono necessarie 9 settimane. Dopo l’avvio della catena di montaggio, ogni 3 settimane un nuovo mezzo entra nella fase cruciale della sua realizzazione. In pratica, nello stabilimento di Reichshoffen i tram arrivano in vari pezzi e, a regime, ogni tre settimane uno esce pronto per le prove di circolazione e le necessarie omologazioni.
L’ultima fase della produzione avviene nello stabilimento di Duppigheim, dove si trova una pista di collaudo appositamente progettata per testare le prestazioni dei tram. Qui, prima della consegna, vengono effettuati tutti i controlli necessari, tra cui test statici e dinamici per verificare la tenuta stagna, l’efficienza dell’impianto elettrico e delle schede elettroniche, oltre a prove di accelerazione, frenata e resistenza alle curve strette. Solo dopo aver superato questi test i tram sono pronti per essere finalmente inviati a Padova.
Il sistema SMART prevede l’impiego di 55 tram, 22 dei quali già operativi sulla linea Sir1. I nuovi mezzi saranno 33, di cui 28 a quattro casse e 5 a tre casse. Questi ultimi sono già pronti a Duppigheim, in attesa della decorazione interna con il tessuto ispirato alle stelle affrescate da Giotto nella Cappella degli Scrovegni e saranno inviati a Padova una volta che il deposito di Voltabarozzo sarà ultimato a partire dall’inizio del prossimo anno.
Le nuove produzioni avviate a Reichshoffen riguardano quindi esclusivamente i mezzi a quattro casse, che a differenza di quelli che siamo abituati a vedere tra la Guizza e Pontevigodarzere sono più lunghi e più capienti. Inoltre, saranno dotati di tecnologie di ultima generazione: i cosiddetti Translohr 2.0 avranno interni più moderni e accessibili, con materiali di alta qualità e un design migliorato per il comfort dei passeggeri. Le nuove batterie e i sistemi di guida avanzati miglioreranno anche le prestazioni tecniche e la sicurezza dei mezzi. Grazie all’interoperabilità del sistema, questi nuovi tram potranno circolare su tutte le linee del sistema SMART, inclusa la linea Sir1, dove sono già in corso i lavori per l’adeguamento delle fermate.
La consegna dei tram a Padova richiede una logistica complessa, con trasporti eccezionali che dalla Francia devono arrivare fino in Veneto attraversando diversi stati e ottenendo diverse autorizzazioni di transito. I primi cinque tram a tre casse saranno consegnati non appena il nuovo deposito di Voltabarozzo sarà completato, all’inizio del 2025. Per quanto riguarda i Translohr 2.0 a quattro casse, il primo sarà pronto per i test a gennaio 2025, e successivamente, ogni tre settimane un nuovo tram lascerà lo stabilimento di Reichshoffen per entrare nella fase di collaudo a Duppigheim. I 20 mezzi finanziati dal PNRR dovranno essere consegnati entro giugno 2026.
Il sistema Translohr, scelto per Padova, è utilizzato anche in altre città del mondo. Tra queste, Clermont Ferrand e Parigi in Francia, Medellin in Colombia, Venezia in Italia e Tianjin in Cina. Tuttavia, Padova sarà la città con il numero maggiore di tram Translohr in circolazione: con un totale di 55 mezzi, supererà tutte le altre città.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del tram di Padova. Per un approfondimento sui mezzi, potete ascoltare l’episodio 6 del podcast Prossima Fermata, disponibile su tutte le piattaforme.
Fonte: Padova Oggi