In seguito alle elezioni amministrative della primavera scorsa che hanno interessato alcune delle 18 città monitorate dall’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile, ed in particolare Bari, Bergamo, Cagliari, Firenze e Prato, abbiamo rivolta alcune domande ai/alle neo-assessori/e alla Mobilità.
Abbiamo già pubblicato l’intervista a Yuri Marcialis (Assessore alla Mobilità, infrastrutturazione urbana e gestione uffici comunali) del Comune di Cagliari quella all’Assessore alla Cura del Territorio, con deleghe Opere Pubbliche, Reti, Mobilità Sostenibile del Comune di Bari, Domenico Scaramuzzi.
Questa volta alle nostre domande ha risposto l’Assessore alla politiche della mobilità, sviluppo della rete di trasporto pubblico locale del Comune di Bergamo, Marco Berlanda.
1. Come giudica la fotografia realizzata recentemente dall’Osservatorio riguardo alla situazione della mobilità di Bergamo?
In merito ai dati pubblicati dall’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile, relativi all’anno 2022, la fotografia rappresentata risulta in buona parte corretta ed aggiornata e rappresenta il trend evolutivo di una città che negli ultimi anni ha deciso di investire in maniera massiccia in interventi di mobilità sostenibile, legati alla realizzazione di infrastrutture di trasporto pubblico e di ciclabilità, alla progressiva realizzazione di Zone 30, nonché in relazione all’implementazione di svariati servizi di sharing mobility.
Al contempo è necessario allargare il raggio di indagine dell’analisi tenendo in considerazione alcuni interventi strategici programmati dall’Amministrazione Comunale e realizzati nel periodo dal 2022 al 2024 ovvero in realizzazione nel periodo dal 2024 al 2026.
Motorizzazione privata
Confermando il prospettato incremento del tasso di motorizzazione privata, anche conseguente alle caratteristiche di Bergamo, una città piccola rispetto alla conurbazione in cui è inserita con una forte dispersione delle residenze nella provincia e conseguenti forti impatti sulla mobilità, si evidenzia che l’Amministrazione Comunale è impegnata all’implementazione di una serie di azioni prefigurate dal PUMS finalizzate a favorire il passaggio modale verso le reti di trasporto pubblico ed i sistemi di trasporto non motorizzato.
Il criterio guida è rappresentato dalla necessità di orientare in modo efficiente l’uso delle risorse pubbliche verso l’ampliamento e l’integrazione delle reti di mobilità collettiva ad alta capacità e alte prestazioni (rete delle tranvie: esistente T1 e futura linea T2 Bergamo-Villa d’Almè; ferrovie e loro utilizzo metropolitano) nonché verso l’incremento dell’appetibilità dei servizi (confortevoli, veloci, sicuri) dell’intera gamma dei modi di trasporto sostenibili (cfr. trasporto pubblico, ciclabile e pedonale). La strategia è perseguita mettendo in campo azioni mirate a favore della mobilità collettiva (completamento delle reti, potenziamento dei servizi, innovazione dell’offerta, ecc.), ciclabile (individuazione di una rete integrata e potenziamento dei servizi) e pedonale (messa in sicurezza degli spostamenti pedonali, moderazione diffusa della velocità, riqualificazione dello spazio pubblico), ma anche mediante il rafforzamento delle misure di regolazione del traffico veicolare. Inoltre nel PUMS è evidenziato l’obiettivo di riduzione della dipendenza dell’uso dell’automobile negli spostamenti di breve distanza, ottenibile anche attraverso azioni di disaccoppiamento tra possesso e uso dei veicoli, quali ad esempio quelle di incentivazione di sistemi di mobilità condivisa (servizi di car e van sharing).
Trasporto Pubblico
Nell’ambito del Trasporto Pubblico, verranno portati a compimento nel 2026 alcuni importanti interventi strategici infrastrutturali finanziati con risorse statali e del PNRR, i cui lavori sono attualmente in corso di esecuzione, in particolare:
• la realizzazione dell’intervento di raddoppio ferroviario sulla tratta Ponte San Pietro-Bergamo-
Montello per un totale pari a circa 266 milioni di euro, a cui si aggiungono gli interventi puntuali di risistemazione del Piano Regolatore del Ferro (PRG) della stazione di Bergamo, per ulteriori 77 milioni di euro, nonché la soppressione dei passaggi a livello cittadini (Via King e Via Moroni), per ulteriori 18 milioni di euro.
- la realizzazione del nuovo collegamento ferroviario Bergamo-Aeroporto di Orio al Serio per un investimento complessivo pari a circa 210 milioni di euro, comprensivo dell’intervento di soppressione del P.L. di Via Pizzo Recastello e della relativa viabilità sostitutiva;
- la nuova stazione ferroviaria di Bergamo per un totale di circa 115 milioni di euro;
- la realizzazione della nuova linea tramviaria T2 da Bergamo a Villa D’Almè per un importo complessivo pari a circa 225 milioni di euro;
- l’implementazione del nuovo servizio E-BRT Bergamo-Dalmine-Verdellino per un investimento complessivo di circa 84 milioni di euro.
L’importanza del completamento degli interventi succitati risiede nelle ricadute che gli stessi avranno in termini di passeggeri trasportati e contributo alla modifica delle abitudini di spostamento del territorio bergamasco.
In particolare, nello scenario programmato al 2026, la società RFI ha stimato ingressi giornalieri al nuovo hub intermodale di Piazzale Marconi pari a 38.946 in luogo dei 32.700 riferiti al 2019.
Tale dato risulta desunto dallo studio trasportistico effettuato nel mese di luglio 2023 dalla società RFI nell’ambito del progetto definitivo della nuova stazione ferroviaria di Bergamo, all’interno del quale vengono riportati i seguenti dati di offerta trasportistica in relazione all’anno 2019 ed allo scenario futuro (in considerazione degli interventi in realizzazione al 2026 inerenti il raddoppio ferroviario Ponte San Pietro-Bergamo-Montello e il nuovo collegamento Bergamo-Orio):
- stato anno 2019:
- numero di treni gravitanti sulla stazione di Bergamo: 220 treni/giorno (di cui 98% regionali); o passeggeri annui gravitanti sulla stazione di Bergamo: 8.514.000 (incremento di circa 342.000 passeggeri rispetto ai dati dell’anno 2018);
- scenario futuro anno 2026:
- numero di treni gravitanti sulla stazione di Bergamo: 332 treni/giorno (+50,9% rispetto all’attuale);
- passeggeri annui gravitanti sulla stazione di Bergamo: 10.125.960 (incremento di circa 1.600.000 passeggeri rispetto ai dati dell’anno 2019).
Inoltre:
- le stime effettuate dalla società TEB in relazione all’attivazione della nuova linea tramviaria T2 Bergamo-Villa D’Almè, in programma nel 2026, evidenziano una forbice tra i 4,1 e i 4,5 milioni di passeggeri trasportati all’anno dal nuovo servizio, con un minimo di circa 11.260 passeggeri trasportati al giorno;
- le stime effettuate dalla società ATB Mobilità in relazione all’attivazione del nuovo servizio E- BRT Bergamo-Dalmine-Verdellino, in programma nel 2026, evidenziano una stima di 4 milioni di passeggeri trasportati all’anno dal nuovo servizio, con circa 11.000 passeggeri trasportati al giorno.
Mobilità attiva
Per quanto concerne il dato relativo alla mobilità attiva si evidenzia che nell’anno 2022, nell’ambito dell’approvazione del nuovo Piano Comunale Strategico per la Mobilità Ciclistica (Biciplan), il Comune di Bergamo, con la collaborazione dei professionisti incaricati della redazione del Piano, ha effettuato un importante attività di mappatura dei percorsi esistenti e conseguente revisione dei database dei percorsi ciclabili cittadini; tale attività ha condotto ad un’aggiornamento quantitativo dei percorsi.
Nel seguito si riportano i dati riferiti ai percorsi al 31/12/2022, al 31/12/2023, unitamente ai dati riferiti allo stato attuale al 31/10/2024:
stato 31/12/2022 -> Totale percorsi = 91,10 km., di cui:
- Percorsi promiscui pedonali e ciclabili = 38,12 km.;
- Corsie ciclabili = 27,98 km.;
- Percorsi nel verde = 15,87 km.;
- Piste ciclabili su corsia riservata ricavate dai marciapiedi = 4,63 km.;
- Piste ciclabili in sede propria = 3,01 km.;
- Piste ciclabili su corsia riservata ricavate dalla carreggiata stradale = 1,49 km.
Il tasso di ciclabili per l’anno 2022 è pertanto pari 7,50 km./10.000 abitanti (rif. 121.546 abitanti)
stato 31/12/2023 -> Totale percorsi = 92,76 km., di cui:
- Percorsi promiscui pedonali e ciclabili = 39,78 km.;
- Corsie ciclabili = 27,98 km.;
- Percorsi nel verde = 15,87 km.;
- Piste ciclabili su corsia riservata ricavate dai marciapiedi = 4,63 km.;
- Piste ciclabili in sede propria = 3,01 km.;
- Piste ciclabili su corsia riservata ricavate dalla carreggiata stradale = 1,49 km.
Il tasso di ciclabili per l’anno 2023 è pertanto pari 7,61 km./10.000 abitanti (rif. 121.952 abitanti)
stato 31/10/2024 -> Totale percorsi = 98,07 km., di cui (https://bergamoinbicicletta.it/la-rete-ciclabile-di-bergamo/):
- Percorsi promiscui pedonali e ciclabili = 44,43 km.;
- Corsie ciclabili = 28,64 km.;
- Percorsi nel verde = 15,87 km.;
- Piste ciclabili su corsia riservata ricavate dai marciapiedi = 4,63 km.;
- Piste ciclabili in sede propria = 3,01 km.;
- Piste ciclabili su corsia riservata ricavate dalla carreggiata stradale = 1,49 km.
Il tasso di ciclabili per l’anno 2024 è pertanto pari a 8,04 km./10.000 abitanti (stima 122.000 abitanti)
Analizzando il trend evolutivo in relazione all’estensione dei percorsi ciclabili è ancora più evidente l’impegno profuso dall’Amministrazione Comunale nella realizzazione di percorsi ciclabili: dal 2019 (52,6 km.) al 2024 (98,07 km.), in soli cinque anni, la rete dei percorsi risulta incrementata di circa 45,5 chilometri, pertanto con una variazione percentuale del + 86%. Inoltre il dato al 2024 avvicina la città di Bergamo alle principali realtà nazionali maggiormente virtuose nell’ambito ciclabile.
In chiave programmatica, nell’ambito della ciclabilità l’Amministrazione Comunale intende perseguire nei prossimi anni i seguenti obiettivi:
- prosecuzione del processo di attuazione delle previsioni di nuove infrastrutture ciclabili eciclopedonali prefigurate dal Piano Comunale Strategico per la Mobilità Ciclistica (Biciplan 2022); allo stato attuale la rete di ciclabilità comunale ha uno sviluppo di circa 98 chilometri, nei prossimi tre anni si stima la realizzazione di ulteriori 10 chilometri di rete;
- conseguimento del completamento ed inaugurazione delle infrastrutture ciclabili e ciclopedonali associate agli interventi infrastrutturali della nuova linea ferroviaria Bergamo-Aeroporto di Orio al Serio e della nuova linea tramviaria T2 Bergamo-Villa D’Almè, per un totale complessivo di circa 7,1 chilometri di nuovi percorsi ciclabili in realizzazione al 2026;
- ulteriore espansione del servizio di bike sharing cittadino denominato “LaBigi” con la realizzazione di nuove stazioni fisiche e virtuali;
- implementazione del progetto di monitoraggio dei flussi ciclistici tramite posa di contatori per biciclette lungo le principali direttrici ciclabili con il fine ultimo di monitorare i livelli di utilizzo delle infrastrutture e programmare nuovi interventi ovvero interventi finalizzati all’innalzamento della qualità ed efficacia degli esistenti percorsi;
- valutazioni di fattibilità in relazione all’implementazione di ulteriori servizi di ciclabilità tra cui Velostazioni, Bike Station e rastrelliere portabiciclette.
Mobilità condivisa
In relazione ai dati riportati dall’Osservatorio in riferimento all’anno 2022 si evidenzia la necessità di segnalare una differente ripartizione del numero di veicoli dei servizi di car sharing:
- 5 veicoli utilizzati per il servizio di car sharing regionale “station based” implementato dallasocietà pubblica E-Vai, di cui 2 veicoli rientranti nel normale circuito regionale e 3 veicoli ad utilizzo dei dipendenti del Comune di Bergamo da lunedì a venerdì dalle ore 8:00 alle ore 17:00 e dei cittadini negli altri orari della settimana;
- 20 veicoli utilizzati per il servizio di car sharing “free floating” gestito dalla società privata Gruppo Carmeli, per conto della società Renault Italia, a servizio della cittadinanza 24/24 ore e 7/7 giorni.
In aggiunta si evidenziano una serie di importanti aggiornamenti in relazione all’evoluzione dei servizi di sharing mobility cittadini nel periodo 2023-2024:
- nell’ambito dei servizi di car sharing, rispetto ai dati comunicati nel 2022, gli stessi hanno subito importanti cambiamenti principalmente legati alla cessazione del servizio di car sharing gestito dalla società Gruppo Carmeli (per conto della società Renault) nel 2023 ed all’inaugurazione, dal mese di gennaio 2024, di un nuovo servizio privato di car sharing, anch’esso erogato in modalità “free floating”, gestito dalla società SCAI Motor (servizio Allways). Tale nuovo servizio ha visto l’implementazione ad oggi di n. 11 vetture ecologiche unitamente a n. 2 veicoli commerciali. Tale nuovo servizio si affianca alla conferma del servizio regionale di car sharing E-Vai con presenza di n. 2 vetture ecologiche sul territorio comunale oltre alle vetture in servizio sul circuito regionale;
- nell’ambito del servizio di bike sharing si evidenzia che nel mese di gennaio 2022 l’Amministrazione Comunale ha inaugurato un nuovo servizio di bike sharing “ibrido” denominato “LaBiGi”, a completa sostituzione dei servizi in precedenza presenti sul territorio, implementato dalla società partecipata ATB e gestito dalle società Nextbike, concepito come un’estensione del trasporto pubblico, con l’obiettivo di consolidare un rapporto di mutua collaborazione con i mezzi pubblici, consentendo la promozione di pratiche utili per la salute e l’ambiente. Il nuovo servizio ha adottato importanti elementi di innovazione prevedendo l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili sul mercato, estendendo il raggio di azione e copertura a tutta la città e tutti i quartieri con la realizzazione, nel periodo 2022-2023, di n. 68 postazioni e aree a rilascio libero (39 postazioni fisiche e 29 postazioni virtuali) e la messa in servizio di 390 biciclette a trazione muscolare. A questo si aggiungono ulteriori 20 biciclette a pedalata assistita finalizzate ad incentivare gli spostamenti ciclabili di connessione tra il Centro e Città Alta. Il nuovo sistema consente l’utilizzo delle biciclette sia in modalità “station-based”, che prevede lariconsegna del mezzo alle ciclostazioni, sia in modalità “free-floating”, ovvero a rilascio libero;
- in relazione al servizio di monopattini in sharing e scooter sharing si segnala che, a partire dal mese di Marzo 2023, l’Amministrazione Comunale ha attivato un nuovo servizio pubblico di monopattini in sharing, autorizzando le società Bit Mobility S.r.l. e Lime Technology S.r.l., a seguitodell’espletamento della procedura di “Individuazione di soggetti interessati a svolgere servizi di mobilità in sharing a flusso libero con monopattini elettrici sul territorio comunale”.
L’attivazione del servizio ha avuto la finalità di garantire capillarità e soprattutto un’alternativa concreta all’utilizzo del mezzo privato, promuovendo l’intermodalità mediante la possibilità di integrazione di tali dispositivi con gli esistenti servizi di trasporto pubblico locale. Il servizio si pone quale obiettivo quello di offrire una soluzione innovativa in grado di non appesantire il traffico sulle strade cittadine e generare importanti benefici ambientali. A partire dal mese di Marzo 2023 sul territorio sono presenti 450 mezzi della società Bit Mobility e 350 mezzi della società Lime Technology, per un totale complessivo di circa 800 veicoli elettrici. • infine in relazione al servizio di scooter sharing si fa presente che, a partire dal mese di Marzo 2023, l’Amministrazione Comunale, nell’ambito dell’Avviso di cui al precedente punto, ha attivato un nuovo servizio pubblico di scooter sharing, autorizzando la società BIT Mobility S.r.l. alla messa in servizio di 200 mezzi elettrici.
2. Quali sono gli obiettivi della nuova Amministrazione nel campo della mobilità?
Le politiche di mobilità sostenibile, previste anche nel PUMS, delineano nel prossimo futuro un modello sostenibile che passa attraverso il conseguimento di una serie di ambiziosi obiettivi: la decarbonizzazione del sistema dei trasporti pubblici, lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e intermodali, la diffusione di modelli di trasporto innovativi, la riqualificazione urbana e la creazione di una città più inclusiva e a misura d’uomo (rif. “città dei 15 minuti”).
3. Sul trasporto pubblico Bergamo sta puntando sulla tranvia e le BRT. Pensa che questa strada possa determinare uno spostamento modale a favore della mobilità collettiva?
La mobilità a Bergamo cambierà volto grazie a due opere strategiche di prossima realizzazione, entrambe finanziate da risorse statali e fondi PNRR: da un lato il servizio E-BRT (Electric Bus Rapid Transit), una nuova linea di bus elettrici in sede autonoma finalizzata al collegamento tra il Polo Intermodale della Stazione di Bergamo, i Comuni di Dalmine e Verdellino (Stazione FS) ed il Polo Scientifico del Kilometro Rosso di Stezzano, attraversando anche il Comune di Osio Sopra e il Comune di Lallio; dall’altro lato la linea tramviaria T2, la nuova linea di tram di collegamento tra la stazione di Bergamo e la direttrice della Val Brembana fino al capolinea di Villa D’Almè.
Grazie alla realizzazione del nuovo servizio E-BRT, attivo a partire dal 2026, sarà possibile conseguire i seguenti risultati:
- alta integrazione modale, ottenibile anche attraverso la realizzazione di corsie preferenziali el’implemnetazione di percorsi prioritari;
- maggiore velocità commerciale con conseguente considerevole riduzione dei costi al chilometro;
- maggiore capacità di trasporto tramite la messa in servizio di mezzi a maggiore capacità di carico;
- minori tempi di realizzazione rispetto alle altre modalità di trasporto.
L’obiettivo dichiarato dalla società partecipata ATB Mobilità consiste nell’effettuare il percorso con una velocità commerciale di 25 chilometri/ora contro i 16 chilometri/ora dell’attuale servizio di Linea 5, così da coprire la distanza da Bergamo a Dalmine in 20 minuti; saranno circa 38 i minuti necessari per raggiungere il capolinea a Verdellino.
Il nuovo servizio verrà effettuato per circa il 73% dei suoi 31 chilometri (tra andata e ritorno) in sede autonoma, potendo contare su semafori asserviti, evitando così il normale traffico e garantendo tempi di percorrenza certi e veloci.
In merito ai risvolti ambientali, l’esercizio dell’E-BRT, secondo stime effettuate dalla società ATB Mobilità, consentirà una riduzione di circa 780 tonnellate di CO2 all’anno a seguito dell’utilizzo di autobus elettrici e del previsto calo dell’utilizzo di automobili, ai quali si sommerà un’ulteriore riduzione ulteriori 183 tonnellate in meno di CO2 grazie all’implementazione di pannelli solari installati presso i depositi per consentire la produzione di energia elettrica “green”.
Il nuovo sistema di trasporto sarà maggiormente competitivo rispetto all’attuale per capacità, affidabilità, accessibilità e velocità di viaggio, fattori essenziali per il miglioramento dello sviluppo socio-culturale e ambientale dell’asse sud-ovest del territorio di Bergamo. La nascita del nuovo servizio porterà al graduale split modale dal mezzo privato al Trasporto pubblico Locale. L’integrazione del nuovo servizio con i servizi complementari dell’ultimo miglio e dimobilità dolce permetterà inoltre di allargare il servizio all’area più vasta che gravita intorno all’asse Bergamo-Dalmine-Verdellino. L’infrastruttura leggera che consente agli autobus di viaggiare in sicurezza in un percorso riservato agevola e accresce l’interesse della clientela all’utilizzo consapevole e programmatico del mezzo pubblico.
Dai dati pubblicati dalla società ATB è evidenziato che “almeno il 6% degli spostamenti che oggi avviene in auto si travaserà sull’E-BRT, grazie alla frequenza delle corse, alla rapidità e all’affidabilità del servizio. Se si pensa che oggi sull’asse Bergamo-Dalmine-Verdellino sono circa 2.150.000 all’anno i passeggeri che si spostano con i mezzi pubblici, nel 2026 si assisterà quasi a un raddoppio grazie al sistema E-BRT: è stato infatti stimato che il nuovo servizio Bergamo-Dalmine-Verdellino sarà utilizzato da circa 3.950.000 passeggeri, in ragione del suo appeal, della sua competitività in termini di tempi di percorrenza e di risparmio di costi individuali.
Lo shift modale porterà così a un calo del traffico di veicoli privati pari a circa 3.600 chilometri percorsi in meno all’anno: ne gioveranno il risparmio di tempo e di denaro da parte degli utenti, la qualità della vita di ciascuno e soprattutto l’ambiente, con un abbattimento stimato di 780 tonnellate di CO2 in meno rispetto al trasporto diesel.
In un territorio in cui la città capoluogo è sempre più polo di attrazione, il nuovo servizio si candida ad essere una forma di trasporto di massa su gomma flessibile ed elastica, con una forte identità, che va nella direzione di una mobilità sempre più smart, sostenibile ed europea”.
La nuova linea T2 è destinata ad avere un impatto rivoluzionario sulla viabilità tra il capoluogo e la Valle Brembana. Si svilupperà sul sedime della ex ferrovia, attraversando cinque comuni e interessando una popolazione di oltre 240 mila abitanti.
Il percorso si snoderà per 11,5 chilometri e nel primo tratto urbano condividerà il tracciato e le due fermate esistenti (Borgo Palazzo e San Fermo) della Linea T1. Dalla successiva nuova fermata Bronzetti, d’interscambio tra le due linee tramviarie, la linea T2 proseguirà lungo il tracciato della vecchia ferrovia della Valle Brembana, dismessa nel 1966.
Le fermate previste in totale sono 17: 9 nel Comune di Bergamo, 2 nel Comune di Ponteranica, 2 nel Comune di Sorisole, 2 nel Comune di Almè, 2 nel Comune di Villa d’Almè.
Per il 95% la Linea T2 si svilupperà lungo un percorso preferenziale e in sede protetta con 23 attraversamenti a raso tra stradali e pedonali. Il tram avrà un tempo di percorrenza da Bergamo a Villa d’Almè di 30 minuti; nell’ora di punta, con i tram occupati all’80%, si stimano 15.064 passeggeri al giorno, 150 corse e 1.700 chilometri percorsi al giorno, per un totale di 500.000 chilometri/anno e tra i 4,1 e i 4,5 milioni di passeggeri l’anno.
Il nuovo servizio tramviario sarà integrato con i servizi di trasporto pubblico dell’area urbana (linee di bus nei 30 comuni intorno al capoluogo) ed extraurbana della Valle Brembana e della Valle Imagna.
Come si evince da tali premesse, entro il 2026 Bergamo potrà contare su diverse nuove infrastrutture strategiche, tra cui il BRT e la linea T2, destinate a cambiare il volto della mobilità e le abitudini di spostamento di migliaia di utenti, con benefici notevoli quanto atempi di percorrenza, costi individuali legati agli spostamenti, traffico veicolare ridotto lungo le principali direttrici viabilistiche provinciali in direzione della Valle Brembana e della Media Pianura e conseguenti benefici per l’ambiente, nell’ottica di una mobilità sempre più sostenibile, al passo con gli obiettivi richiesti dall’Unione Europea.
4. Bergamo si è mossa significativamente per rafforzare la mobilità ciclabile, ma dai numeri non sembra altrettanto per la pedonalizzazione. Avete progetti in tal senso? E più in generale sulla regolazione del traffico privato?
Sul tema della pedonalizzazione l’Amministrazione Comunale ha operato nel periodo 2022-2024 una serie di interventi di notevole importanza, tra cui si riportano i principali:
- il progetto urbanistico di riqualificazione del Centro cittadino, in particolare degli spazi di Piazza Matteotti, Piazza Cavour, Largo Gavazzeni, Sentierone, Giardini XXV Aprile, Piazza Dante, l’ex Diurno, con l’obiettivo di migliorare la qualità e vivibilità degli spazi, nonché incrementare la dotazione di aree pedonalizzate, verdi e de-pavimentate.
In particolare, Piazza Matteotti è passata da una chiara vocazione stradale a un’area ad evidente vocazione pedonale, analogamente a quanto effettuato su Via XX Settembre, garantendo accessibilità a fornitori dei negozi e ai residenti, al contempo aprendo spazi di qualità per pedoni e ciclisti.Sono stati eliminati posti auto che si trovavano sulla piazza, di fronte al palazzo degli uffici del Comune di Bergamo, ora sostituiti da nuovi spazi verdi e alberature.
Come previsto e più volte annunciato, il Centro Piacentiniano si è trasformato in una grande zona a vocazione pedonale dove possono transitare e accedere solo i mezzi degli aventi diritto (residenti, possessori di posti auto, carico-scarico), oltre a chi sosta nel parcheggio interrato di Via Borfuro; - l’intervento in Via Tiraboschi che ha focalizzato l’attenzione sul tema della pedonalità in una delle vie centrali della città, incrementando notevolmente gli spazi a disposizione dei pedoni in un’ottica di incremento della qualità dello spazio pubblico e della vivibilità urbana, nonché di promozione di politiche di mobilità sostenibile (di cui la pedonalità e la sicurezza del transito per i pedoni sono parti essenziali).
Nel periodo succitato l’Amministrazione Comunale ha inoltre proseguito l’implementazione di nuove Zone 30 cittadine. In questo senso è utile fornire due dati relativi all’espansione cittadina delle stesse. Le nuove Zone 30 realizzate nell’anno 2024 risultano pari ad uno sviluppo di 38 km. lineari, concentrate nei quartieri cittadini di Grumello, Carnovali, Valverde/Valtesse, Conca Fiorita e Redona. Tali realizzazioni hanno portato lo sviluppo complessivo della rete di Zone 30 cittadine e strade a limite 30 km./h ad un totale di 193,0 km., pertanto pari a circa il 48% del totale della rete stradale di proprietà comunale (402,5 km.).
L’Amministrazione Comunale proseguirà nei prossimi anni sull’implemnetazione di alcuni interventi previsti nel PUMS, tra cui:
- la pedonalizzazione di alcune piazze storiche della città di Bergamo;
- l’attivazione di ulteriori aree pedonali e ZTL temporanee/definitive, in particolare nei pressi degli istituti scolastici;
- l’ampliamento nonché la realizzazione di ulteriori nuove Zone 30, ovvero aree urbane dove il traffico viene moderato e la velocità limitata a 30 km/h.
5. A Bergamo esistono vari servizi di sharing mobility, contribuiscono in modo significativo alla mobilità in città?
La sharing mobility si è affermata nelle nostre città negli ultimi anni come un innovativo modo di muoversi. Questo approccio consente di condividere con altri utenti mezzi, spazi e percorsi, rendendo gli spostamenti più efficienti, rapidi e rispettosi dell’ambiente.
L’Amministrazione Comunale, negli ultimi anni, si è dimostrata in grado di intercettare tale evoluzione nelle modalità di spostamento urbane implementando svariati servizi di mobilità per agevolare gli spostamenti quotidiani della cittadinanza tra cui bike sharing, monopattini in sharing, scooter sharing, car e van sharing.
Per quanto concerne lo sharing di mezzi leggeri (bici e monopattini) il sevizio di monopattini occupa un segmento di domanda molto evidente: Bergamo è una delle città riconosciute in ambito nazionale per l’utilizzo di monopattini in sharing, sicuramente favorita dalla particolare conformazione cittadina caratterizzata da pendenze e specificità dimensionali.
Secondo i dati del primo quadrimestre (gennaio-aprile 2024) forniti dai due Operatori Economici autorizzati dal Comune di Bergamo allo svolgimento del servizio (società Bit Mobility e Lime Technology), i circa 800 monopattini hanno registrato 132.964 noleggi, con 265.694 chilometri percorsi dagli utenti.
Nei restanti mesi (da maggio a settembre 2024), i noleggi sono risultati pari a 228.104, con 466.629 chilometri percorsi.
Complessivamente nel periodo considerato i noleggi risultano pari a 361.068; tali dati dimostrano ancora una volta l’importante volume di utilizzo di tali mezzi che continuano ad essere preferiti ad altri mezzi sostenibili per gli spostamenti cosiddetti di “ultimo miglio”.
Si segnala inoltre il raggiungimento di record di utilizzo, specialmente nel periodo estivo, con numeri intorno ai 1.600/1.700 noleggi al giorno.
A questi numeri si aggiunge la crescita del rinnovato servizio del bike sharing denominato “LaBigi”, che continua a mostrare un positivo trend di utilizzo; secondo i dati del primo quadrimestre dell’anno 2024 le 406 biciclette attive sono state utilizzate 44.025 volte, percorrendo 87.960 chilometri, numeri in linea con i principali trend delle città italiane, che dimostrano ancor auna volta quanto tale servizio possa effettivamente costituire un’estensione del trasporto pubblico e consolidare un rapporto di mutua collaborazione con i mezzi pubblici, consentendo la promozione di pratiche utili per la salute e l’ambiente.
Inoltre, al fine di incentivare ulteriormente l’utilizzo delle biciclette del servizio di bike sharing, è stata introdotta di recente un’importante novità: gli abbonati annuali di ATB e TEB potranno richiedere un voucher per 100 corse gratuite di massimo trenta minuti ciascuna, utilizzabile fino al 31 maggio 2025.
Diversa la situazione per lo sharing dei mezzi più pesanti (scooter e auto). Lo scooter sharing, sempre gestito dalla società Bit Mobility, ha visto 4.468 noleggi nei primi quattro mesi del 2024. Le condizioni meteorologiche sfavorevoli sono state indicate come una delle cause principali del ridotto utilizzo. Infine i servizi di car sharing. Il servizio pubblico gestito dalla società E-Vai ha registrato, nei primi quattro mesi dell’anno in corso, 214 noleggi per un totale di 5.240 chilometri; diverso l’andamento del servizio privato gestito dalla società SCAI Motor (servizio AllWays) che ha registrato nello stesso periodo 1.021 utilizzi per un totale di circa 15.160 chilometri.
Nonostante i dati di utilizzo dei due servizi siano ancora distanti dai trend delle altre grandi città italiane l’Amministrazione Comunale intende continuare a promuovere e incentivare tali modalità di spostamento condivise ritenendole di grande utilità al fine di contribuire a decongestionare il traffico cittadino, ridurre l’impatto ambientale ed alleggerire la situazione dei parcheggi, in particolare nelle aree centrali della città.