Venti centesimi in più all’ora. Tra un paio di settimane, diventerà più «salata» la sosta a Bergamo nelle strisce blu. Si passa da 2 a 2,20 euro nell’area centrale, da 1,50 a 1,70 euro in quella semicentrale e da 1 a 1,20 euro in quella periferica.
«Questa revisione delle tariffe — spiega l’assessore alla Mobilità, Marco Berlanda — tiene conto dell’incremento di oltre il 20% dell’inflazione registrato dal 2016. Da otto anni, non venivano modificate». Quest’operazione, spiega Sergio Gandi, vicesindaco e assessore a Bilancio e Commercio, «permetterà al Comune di incassare circa 350 mila euro in più all’anno dalla sosta». I due assessori spiegano di aver dovuto prendere questa decisione a malincuore. «I servizi costano sempre di più e non si poteva fare diversamente — dice Gandi —. Dobbiamo aspettarci un bilancio impegnativo».
Finora i residenti potevano segnare due targhe sul pass per la sosta nelle strisce gialle, ma parcheggiare solo un’auto per volta (non due contemporaneamente). Alla scadenza dell’attuale permesso, potranno invece chiederne due, pagando il doppio (oggi i pass costano 60, 90 e 120 euro all’anno, in base alla zona). È prevista una riduzione del 50% ai residenti con Isee inferiore a 9.360 euro.
Finora tutte le auto elettriche, anche quelle dei non residenti, potevano sostare gratis nelle strisce blu. Non sarà più così: potranno parcheggiare gratis solo i veicoli totalmente elettrici dei residenti in città (serve il contrassegno).
Un’altra modifica riguarda gli stalli gialli, per residenti. Non ci sono più agevolazioni per i veicoli ibridi, che finora pagavano la sosta nelle strisce gialle con lo sconto del 50%: gli verrà invece applicata la tariffazione ordinaria. E per i veicoli elettrici dei residenti, la sosta nelle strisce gialle non sarà più gratuita, ma scontata del 50%.
Il permesso per la sosta in Città Alta e sui Colli per i titolari di attività di pubblico esercizio raddoppia: non costerà più 120, ma 240 euro all’anno. «Questa modifica — spiega l’assessore Berlanda — vale solo per i titolari delle attività, non per i dipendenti. Si tratta di un costo di 20 euro al mese: pensiamo sia ragionevole, in virtù di un beneficio che lasciamo, cioè quello di poter parcheggiare nel centro storico, negli stalli gialli».
«La gestione dei permessi di transito nelle Ztl cittadine — spiega Berlanda — è diventata complessa per Atb Mobilità. Può succedere che vengano dati anche 150 permessi al giorno, ogni giorno. Pensiamo al caso dei b&b che comunicano di continuo le targhe dei propri clienti, per farle smarcare. Per questa attività onerosa, finora non remunerata, prevediamo un costo». Si pagherà, per esempio, un euro per ogni targa smarcata dei clienti dei b&b e 10 euro all’anno per altre categorie, per esempio per gli artigiani e i manutentori.
L’amministrazione ha anche deciso di partire da Città Alta per rivedere la disciplina del carico e scarico delle merci nelle Ztl. «Oggi, in Città Alta — spiega Berlanda —, i furgoni caricano e scaricano merci sette giorni su sette. Noi prevediamo, entro febbraio, una riduzione nel numero dei giorni (per esempio, escludendo il sabato e la domenica) e la diminuzione delle fasce orarie, da tre a due. Abbiamo consultato le categorie dei commercianti di Città Alta e abbiamo concordato che questa misura, salvo definire i dettagli, sia accettabile. L’obiettivo è ridurre la congestione di furgoni lungo la Corsarola e migliorare la fruibilità dei pedoni, dei turisti e dei residenti».
Il Comune sta anche lavorando per attivare, entro febbraio, le telecamere in uscita dalle Ztl di Città Alta (e poi tutte le altre).
Si prevede poi da febbraio l’uso pubblico di una porzione di parcheggio della Fiera di via Lunga (circa 300 posti) e una tariffazione integrata a 5 euro per la sosta giornaliera e la corsa di andata e ritorno (nella zona urbana) con il bus. È anche previsto un abbonamento mensile a 70 euro. Sono però escluse da questa iniziativa le giornate di fiera.
Fonte: Corriere.it