Nel 2024, le strade italiane hanno visto 475 decessi di pedoni, in aumento rispetto ai 440 stimati nel 2023. Il dato è basato sulla stima preliminare dell’Osservatorio Pedoni ASAPS (in collaborazione con Sapidata SpA), e non conta i decessi che si verificano fino a 30 giorni dopo il sinistro, a differenza dei dati ufficiali poi diffusi da ISTAT. Il dato definitivo sarà dunque ancora più alto.
Dicembre 2024 è stato il mese peggiore, con 63 morti, due al giorno, il dato mensile più alto degli ultimi anni. Più del 50% delle vittime aveva oltre 65 anni, confermando la particolare vulnerabilità degli anziani.
L’analisi di ASAPS sottolinea inoltre che molti pedoni sono stati travolti in situazioni che avrebbero dovuto garantire sicurezza, come sulle strisce pedonali o ai semafori. Preoccupanti anche i casi di “pirateria stradale”, che rappresentano oltre il 10% degli incidenti mortali, spesso legati a distrazione, guida sotto effetto di alcol o droghe, o veicoli non assicurati.
Come dichiarato dal presidente ASAPS, Giordano Biserni, “assistiamo a troppa violenza stradale, e lo ribadiremo fino a rimanere senza voce, servono più pattuglie dedicate e sanzioni certe, non possiamo più permetterci danni sociali per miliardi di euro, con decessi di anziani e bambini che passeggiano per strada”.