Claudio Magliulo, Responsabile italiano della campagna europea Clean Cities, commenta le notizie di stampa relative al progetto di una zona a basse emissioni (“Area Verde”) a Bologna:
L’Area Verde è uno strumento essenziale per trasformare la mobilità a Bologna. Andrà pianificata con cura, informando e prevedendo aggiustamenti per renderla equa ed efficace.
In tutte le grandi città che hanno una zona a basse emissioni, da Londra ad Amsterdam a Milano, l’inquinamento dell’aria è calato, così come le emissioni di CO2 e il numero di veicoli privati in circolazione. Allo stesso tempo sono aumentati gli introiti per le attività commerciali e la quota di persone che si spostano a piedi, in bici, con il trasporto pubblico o servizi di sharing mobility.
A Bologna il 50% della CO2 è imputabile al settore dei trasporti, con emissioni pro capite di quasi 2400 kg di CO2, il doppio di altre città metropolitane. La qualità dell’aria a Bologna è anche tra le peggiori d’Europa: la concentrazione media di PM2.5 è il triplo di quanto raccomandato dall’OMS; quella di NO2 quasi il doppio. La metà degli spostamenti in auto avvengono entro i 5 km, il 16% entro 1 km.
Il pagamento di un obolo annuale per entrare nell’area a basse emissioni non è una novità: a Londra si spendono 15 euro al giorno per accedere alla Ultra Low Emission Zone con un veicolo inquinante. Bisogna che ci siano però correttivi per assicurare l’equità della misura, specialmente per quanto riguarda gli spostamenti di chi abita nell’area metropolitana, oltre che un forte potenziamento delle infrastrutture di trasporto pubblico e per la ciclabilità.
Inoltre, è essenziale che la misura sia oggetto di una discussione partecipata a livello cittadino, che tenga conto non solo delle opinioni delle associazioni di categoria, ma anche di quelle di chi porta i propri figli a scuola ogni mattina nell’aria inquinata e che vorrebbe strade scolastiche e più spazio per le persone.
L’ondata di caldo senza precedenti che stiamo attraversando è solo l’ultimo di una lunga catena di segnali che la crisi climatica sta accelerando: per poterla affrontare bisogna ridurre a zero le auto inquinanti entro questo decennio. Il cronoprogramma della città di Bologna non è troppo veloce: Bologna si è impegnata a diventare zero emissioni entro il 2030, questo è solo un primo importante passo nella direzione giusta.
Link utili:
Decalogo delle zone a basse emissioni – LINK
Guida su come progettare, realizzare e far funzionare una LEZ in Italia – LINK
Briefing: Le zone a basse emissioni fanno bene al commercio – LINK
Briefing: Le zone a basse emissioni crescono in tutta Europa – LINK