Cosa dà vita a una Strada Scolastica?

Ottobre 25, 2023
A pochi giorni dalla nostra edizione autunnale di #StreetsforKids, vogliamo sapere: Perché alcune città hanno tutte queste le Strade Scolastiche?

Nel 2022, il numero di Strade Scolastiche stimato in Europa è di circa 1.250. Le città e regioni che hanno ottenuto i risultati migliori sono Londra (oltre 600), le Fiandre (oltre 170), Barcellona (oltre 210) e Parigi (oltre 100).

Scaviamo un po’ più a fondo per scoprire perché alcune città stanno andando così bene…

Belgio
La città di Gand ha iniziato a sperimentare le strade scolastiche nel 2012 e l’idea è decollata nella regione fiamminga dopo l’introduzione di una forte regolamentazione comunale. Hanno giocato a favore una forte convinzione della leadership politica e dell’istituzione scolastica, con una maggiore consapevolezza dei pericoli dell’inquinamento atmosferico. Fondamentale è stata anche la nascita di gruppi della società civile, come il Flemish Sustainability Network.


Londra

A Londra, le Strade Scolastiche sono passate dal nulla all’onnipresenza durante la pandemia. Alcuni comuni, tra cui Hackney, le avevano già adottate, ma all’inizio del 2020 tutti i comuni erano alla ricerca di soluzioni rapide e semplici alle problematiche del distanziamento sociale. L’indirizzo politico ed educativo si è sviluppato in concomitanza con una maggiore preoccupazione della società civile per l’inquinamento atmosferico; la leadership è stata assunta dall’azienda pubblica Transport for London, che ha creato il programma Stars, che offre alle scuole passi concreti per realizzarne una.

Barcellona
L’introduzione del programma “Protegim les escoles” ha coinciso con l’esplosione di un movimento nazionale di genitori e famiglie, noto come Revuelta Escolar, iniziato a Barcellona. Il movimento ha chiesto la chiusura delle strade fuori dalle scuole ed è stato sostenuto dall’ex sindaca, Ada Colau. Ora ci sono almeno 210 progetti in cui lo spazio stradale è stato permanentemente ridisegnato per renderlo più sicuro per i bambini.

Italia
Le prime strade scolastiche sono nate in Italia, a Bolzano, nel 1989. Ci sono voluti altri 30 anni prima che il movimento prendesse piede altrove: i progetti successivi sono nati prima a Parma e poi a Milano. Ma grazie agli eventi #StreetsForKids che si sono tenuti a partire da novembre 2021, le cose stanno davvero cambiando: i sindaci di Roma e Milano hanno recentemente annunciato la realizzazione di 110 nuove Strade Scolastiche e 87 “Piazze Aperte per ogni Scuola”.

Parigi
A Parigi, l’introduzione delle strade scolastiche ha coinciso ancora una volta con una forte volontà politica e con la necessità di risposte rapide alle sfide del Covid. Rispondendo alle pressioni della società civile da parte di gruppi come La Rue est à Nous, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo è riuscita a far approvare le Strade Scolastiche come parte di un pacchetto di misure più ampie sullo spazio stradale (tra cui i limiti di velocità e più piste ciclabili).

Girotondo sulle strisce pedonali

Cinque ragioni per la rapida diffusione delle strade scolastiche

La Fondazione FIA ha prodotto questo rapporto che identifica le tendenze chiave del successo delle strade scolastiche.

Messaggio positivo – Chi non vuole rendere le strade sicure per i bambini? Se proposta correttamente, è difficile opporsi. 

Campagna di azioni – E’ fondamentale trovare il momento giusto per fare una campagna politica come questa. Nel caso delle strade scolastiche la campagna ha preso piede proprio quando le evidenze dei danni dell’inquinamento atmosferico sono aumentate in seguito allo scandalo “Dieselgate“. Allo stesso tempo aumentava la preoccupazione che i bambini di oggi crescessero con il peso dei cambiamenti climatici in atto. Tutti Giù per strada, La Rue est à Nous e Mums for Lungs sono stati tutti gruppi di base che hanno contribuito a spostare la narrazione verso la comprensione della necessità di proteggere la salute e il futuro dei bambini.

Volontà politica – Anne Hidalgo a Parigi e Sadiq Khan a Londra hanno sostenuto pubblicamente la necessità di trasformare i percorsi casa-scuola, il che significa che le istituzioni cittadine hanno potuto sostenere e amplificare il lavoro delle amministrazioni locali.

Rapidità e facilità – Molte strade scolastiche sono state istituite con ordinanze di traffico sperimentali, che hanno permesso alle amministrazioni di provarne l’efficacia senza lunghi processi di consultazione. In molti casi vengono applicate con barriere temporanee e persino con i genitori, evitando così la necessità di una costosa riprogettazione dello spazio stradale.

Replicabile – Le amministrazioni locali hanno potuto imparare dalle esperienze limitrofe.

Momento giusto, luogo giusto – spesso i cambiamenti non sono lineari – le strade scolastiche sono sembrate la soluzione più ovvia quando le autorità locali hanno cercato risposte immediate alla necessità del distanziamento sociale durante la pandemia.

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