Continua la rilevazione dei dati della qualità dell’aria effettuata dall’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile, promosso da Kyoto Club e Clean Cities Campaign, in collaborazione con ISDE Italia sulla base dei dati forniti dalle agenzie regionali e dalle province autonome per la protezione dell’ambiente, relativamente a 27 città di 17 regioni italiane.
La campagna ha già evidenziato che l’inquinamento atmosferico costituisce ancora una emergenza ambientale e per la salute in molte città italiane, portando il Presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente, Roberto Romizi, a scrivere a 19 sindaci per segnalare che nelle loro città già a fine aprile, dopo solo 4 mesi, sono stati superati i nuovi limiti annuali (per le medie giornaliere di PM10, PM2,5 e NO2) introdotti dalla Direttiva Europea 2881/2024. Il Presidente ISDE Italia ha poi scritto a l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, al fine di raggiungere tutti i Sindaci italiani, per evidenziare loro come la situazione riscontrata nelle città monitorate molto probabilmente interessa anche molti altri centri urbani.
Dal mese di giugno è stata iniziata la rilevazione anche dei dati relativi all’ozono, un inquinante tipicamente critico nell’estate, quando opera l’interazione fra la presenza di inquinanti prodotti dalle emissioni fossili e la radiazione solare.
A fine luglio già quindici città hanno superato il valore obiettivo stabilito dalla Direttiva Europea 2881/2024 di un numero di giorni massimo di 18 (in un anno) con una media giornaliera di picco [massima media trascinata sulle 8 ore] superiore ai 120 microgrammi per metro cubo.
Se durante i mesi estivi rallenta la pressione delle polveri sottili, per le quali incide fortemente il contributo degli impianti di riscaldamento, vanno evidenziate alcune città nelle quali di registrano livelli critici di biossido di azoto, probabilmente per l’apporto del traffico navale che si aggiunge a quello stradale nelle città portuali: Napoli, Palermo, Genova.
Il quadro riepilogativo dei superamenti dei limiti introdotti dalla Direttiva UE 2881/2024
A luglio sono 20 su 27 le città che hanno registrato più di 18 giorni di superamenti (il numero massimo previsto dalla Direttiva europea) delle medie giornaliere per uno o più degli inquinanti monitorati. A Milano, Torino e Vicenza sono già stati superati quei limiti per tutte e tre queste sostanze inquinanti e dannose per la salute umana. A Padova, Bergamo, Brescia, Modena, Verona, Parma, Terni per due su tre di questi inquinanti.
Se poi si confrontano i dati rilevati con quelli raccomandati dalle Linee Guida 2021 dell’OMS, si vede, che quei valori sono superati ovunque o quasi. Occorre intervenire senza indugi per tutelare la salute delle persone ed in particolare quelle più deboli: bambini, anziani, malati.
Tutti i dati complessivi dei primi sette mesi dell’anno ed il dettaglio di quelli del mese appena trascorso sono disponibili a queste pagine.
- Le caratteristiche del monitoraggio effettuato
- I dati riepilogativi progressivi
- I dati dei superamenti dei limiti Direttiva UE e Linee Guida OMS
- I dati del monitoraggio del mese di luglio 2025
Sono stati aggiornati anche i grafici presenti nell’Osservatorio nella pagina di confronto fra tutte le città.