E se fosse l’auto del car sharing a cercare noi e a raggiungerci invece del contrario, guidando in solitaria nel traffico fino al punto in cui ci troviamo? E’ una ipotesi per il futuro quella che arriva da Brescia, dove A2a e Politecnico di Milano hanno dato il via ai test su strade pubbliche della prima auto elettrica pensata per una mobilità condivisa a guida autonoma.

Il primo chilometro percorso nel traffico fino al centro ha dato ufficialmente il via alla sperimentazione che prevede test che andranno avanti fino a novembre. Un progetto che fa parte del programma di ricerca del Most ( Centro nazionale per la mobilità sostenibile), che ha l’ambizioso obiettivo di rivoluzionare il modo di pensare il car sharing.

Recenti studi hanno mostrato come le auto vengano usate in media solo 70 minuti al giorno, spiegano, restando inattive per il 95 per cento del tempo e con una media di soli 10 mila chilometri percorsi in un anno a livello europeo. Da qui la necessità di nuovi modelli per una mobilità urbana più efficace e sostenibile,che per A2a e il Politecnico si traduce in un cambio di paradigma: con il car sharing di domani non ci si dovrà più muovere per raggiungere i veicoli e gli operatori non avranno più bisogno di un numero elevato di auto da disseminare per le città per rendere il servizio capillare. Come? Attraverso auto in grado di raggiungere da sole chi ne cerca una. Veicoli che permettono di arrivare fino a destinazione, per poi ripartire verso un parcheggio, una stazione di ricarica, un nuovo cliente. Il tutto in completa autonomia.

Il primo chilometro di lancio è stato percorso da una Cinquecento elettrica azzurra: da qui a fine anno verranno fatti due test al mese dentro a un’area che copre una fetta piuttosto larga della città e include il centro storico e i quartieri limitrofi. Non solo robot e algoritmi per la sperimentazione: ci sarà sempre un supervisore ( umano) a bordo che può intervenire, una control room veglierà da remoto e una safety car segnalerà in strada il test in corso.

«Un progetto che rappresenta un passo importante nella definizione della mobilità urbana del futuro — è il commento dell’amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini — . Le potenzialità della guida autonoma combinate a quelle del car sharing, possono favorire l’efficientamento degli spostamenti, la fluidità del traffico, un trasporto più sicuro e sostenibile e un progresso nella decarbonizzazione delle città » .

Fonte: Repubblica