Autobus elettrici, treni a idrogeno, filobus ecologici: la mobilità sostenibile è un tema prioritario anche per l’agenda del nostro Paese.

Sulla spinta degli obiettivi europei, negli ultimi anni l’Italia ha accelerato la promozione della mobilità sostenibile, sostituendo il vecchio parco diesel con nuovi mezzi avanzati, silenziosi, alimentati a elettricità o a idrogeno.

In precedenza la maggior parte degli autobus in circolazione era a diesel; con un’età media di circa 14 anni, ovvero il doppio del resto dell’Ue. Per avere un quadro più completo del parco autobus di quegli anni è sufficiente consultare una ricerca di Asstra e H2IT: a settembre 2022 l’Italia contava 43mila autobus circolanti, di cui l’87% ancora a gasolio. Gli autobus a metano e GPL erano pari a circa 3.880 unità, mentre i mezzi ibridi e a zero emissioni erano pari a 1.280 unità, pari a circa il 3%. Nonostante il rinnovo della flotta, inoltre, il 28% degli autobus era ancora ante Euro 4 (circa 12mila unità).

Tra gli strumenti finanziari a disposizione c’è il PNRR, con investimenti per la realizzazione di 3mila autobus, sia elettrici che a idrogeno, che le amministrazioni locali dovranno aver acquistato e messo in circolazione entro il 2026.

Con specifico riferimento alle regioni, la maggior parte degli investimenti per i trasporti sarà indirizzata alla Sicilia (508 milioni), Campania (135 milioni) e Toscana (111 milioni). La restante parte delle risorse saranno ripartite in progetti per il Molise (40 milioni), Puglia (16 milioni), Calabria (8 milioni), Veneto (5 milioni), Valle d’Aosta (4 milioni), Emilia Romagna (4 milioni), Piemonte (2 milioni) e Bolzano (1 milione).

Guardando ai nuovi dati messi a disposizione sul portale governativo Italia Domani i progetti di mobilità sostenibile che includono i piani relativi al trasporto pubblico locale e alla mobilità dolce comprendono una parte marginale degli investimenti previsti dal Recovery Plan italiano.

Nello specifico includono 618 iniziative, ovvero il 2 per mille dei 306.706 progetti previsti. Dal punto di vista dei finanziamenti, invece, non arrivano al 3% del totale con i loro 5,67 miliardi; investimenti particolarmente significativi soprattutto per le grandi città, da Bologna a Genova fino a Firenze e Milano, dove generalemente si investe di più.

Sul piano dell’attuazione, lo scenario è promettente: in Italia sono stati collaudati 111 progetti, cioè il 18% del totale per un valore di 1,32 miliardi (il 23,3%); altri 250 per 2,27 miliardi, invece, sono in fase di esecuzione.

Con riferimento alle tecnologie, invece, il diesel predomina oggi ancora il mercato dell’autobus italiano, ma gli e-bus stanno progressivamente guadagnando strada, come confermano gli ultimi dati ANFIA.

Il parco ha sfiorato le quasi 5mila unità, trainato dalla crescita dei bus urbani (+74%), con 2.440 unità immatricolate nel 2024 rispetto alle 1.403 nel 2023. Aumentano anche le immatricolazioni dei bus elettrici hanno registrato una crescita del 162% rispetto al 2023; uno scenario rassicurante per il futuro della mobilità sostenibile sul territorio nazionale.

fonte: Trasporti-Italia