Tre colossi si contendono l’appalto Pnrr che cambierà il futuro della mobilità a Bari. A correre per l’aggiudicazione della gara – valore 86,685 milioni di euro – per la progettazione definitiva ed esecutiva e per l’infrastrutturazione del Bus rapid transit, sono tre associazioni temporanee d’impresa. Una è costituita da Manelli impresa, la società a cavallo tra Monopoli e Roma che sta realizzando il complesso residenziale MyCity Bari nei locali dell’ex clinica Santa Lucia. Nella sua compagine ci sono anche Leonardo Spa, l’azienda dell’aerospazio partecipata dal ministero dell’Economia e presieduta dall’ex ministro Roberto Cingolani, il consorzio stabile Unimed di Emanuele De Gennaro, la Mac srl di Giandomenico Mallardi e la Coebo srl di Nicola Bonerba, presidente Bari-Batdell’Ance. Contro di loro due alleanze altrettanto potenti. Da un lato la Cisa di Antonio Albanese, re degli impianti pubblici per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti in Puglia nonché editore della Gazzetta del Mezzogiorno e vincitore di altri appalti Pnrr come quello per il dissalatore di Taranto. Con lui la Ircop spa di Antonio Ciucci, presidente dell’associazione dei costruttori di Roma e provincia, la Debar costruzioni del presidente di Confindustria Bari- Bat Domenico De Bartolomeo e la Macob srl di Massafra.

La terza cordata concorrente è guidata dall’altamurana Cobar costruzioni di Vito Barozzi, tra le prime trenta aziende di costruzioni d’Italia ( prima in Puglia con 124 milioni di fatturato nel 2021). Farà fronte comune con la Mermec Ste di Vito e Matteo Pertosa, specializzata nello sviluppo di sistemi di segnalamento ferroviario e di soluzioni per la trazione elettrica dei treni e di reti di telecomunicazione in tutto il mondo.

Uno spiegamento di forze così imponente non deve sorprendere, vista la posta in gioco. Il progetto Brt – uno dei lasciti più “ rivoluzionari” del sindaco- ingegnere trasportista Antonio Decaro – prevede corsie preferenziali apposite per far viaggiare autobus elettrici veloci, una sorta di metropolitana leggera. La rete che sarà servita dal nuovo sistema di trasporto si sviluppa per una lunghezza di circa 29,93 km e prevedere quattro linee (la blu, la verde, la rossa e la lilla) attraversando stazioni come il palazzo di città, le sedi universitarie dell’area centrale, il campus, il policlinico, due dei tre Park& Ride e la stazione ferroviaria “ Executive” che sta per essere realizzata. Per Brt si è scelto di adottare bus elettrici a doppia cassa della lunghezza di 18 m, dotati di batterie ricaricabili attraverso sistemi di ricarica rapida alle fermate.

L’importo complessivo dell’operazione, approvata in giunta il 5 ottobre, è di 159 milioni di euro. Alla gara per la quale ieri si sono aperte le buste – che prevede interventi come i parcheggi di scambio, ricariche elettriche, nuovi marciapiedi, eccetera – seguirà quella da 72.485.992,19 € per la fornitura del materiale rotabile. Nel frattempo il Comune ha già acquistato i primi 36 bus elettrici che sostituiranno i vecchi mezzi.

fonte: Repubblica Bari