È stata aggiudicata in favore del raggruppamento temporaneo di imprese DE GRECIS COS.E.MA. VERDE S.R.L. – RESTA S.R.L. – IMERA S.R.L. la gara di accordo quadro finalizzata a realizzare gli interventi di riqualificazione che interesseranno l’area del lungomare di San Cataldo.

L’accordo quadro prevedeva due progetti distinti da aggiudicare a un unico appaltatore al fine di garantire gestione unitaria e piena autonomia funzionale nello svolgimento dei lavori: il primo relativo al progetto dei lavori di riqualificazione del waterfront San Cataldo, con la realizzazione di spiagge, del giardino del faro e di un’area verde; il secondo afferente ai lavori di riqualificazione del lungomare ovest, con la pedonalizzazione del lungomare Starita nel tratto prospiciente il faro di San Cataldo, inserita in un sistema di spazi pubblici pedonali/ciclopedonali e attrezzati per la sosta, sistemati in parte a verde e accessibili.

Il RTI che si è aggiudicato l’appalto ha proposto un ribasso del 22,77% per un importo complessivo di 5.546.468,98 euro.

Nelle prossime settimane si procederà con il perfezionamento della progettazione esecutiva secondo le migliorie offerte dall’azienda e l’avvio delle attività di cantiere che avverrà nel mese di febbraio.

L’area interessata corrisponde allo spazio pubblico connesso al “giardino del faro” e a quelli circostanti. La delimitazione della zona pedonale sarà realizzata con dissuasori in pietra e di tipo pilomat pneumatici che apriranno un nuovo contesto urbano, la cui pavimentazione di progetto è stata riconfigurata con pendenze e rialzi tesi a creare uno spazio unitario.

Lungo il percorso dello spazio pedonale sono previste panchine in massello in pietra a forma di barche, portabiciclette e cestini portarifiuti. L’affaccio sul mare è connotato dalla sequenza di un sistema di panche in legno e ferro e dal sistema dei lampioni pubblici di tipo storico. Saranno, inoltre, piantumate delle palme di tipo Washingtonia filifera, protette alla base da una griglia su disegno in lamiera di ferro e da un cordone in pietra. Le aiuole fungeranno anche da trincee di dispersione delle acque meteoriche e saranno “inglobate” da un marciapiede rialzato, pavimentato in pietra calcarea spuntata.

fonte: Comune Bari