L’inserimento da parte dell’Unesco nell’elenco dei beni patrimonio dell’umanità del «sito seriale transnazionale sulle opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo» (di cui Bergamo con le sue Mura è capofila, con Peschiera, Palmanova, le croate Zara e Sebenico e la montenegrina Cattero)  comporta “azioni capaci di potenziare i legami culturali tra tutte le componenti, incrementare la comprensione e la conoscenza del sito e dei suoi valori, conservare e valorizzare il bene, e accrescere la partecipazione della comunità locale”.

In concreto questo, fra l’altro, comporta per Bergamo – secondo le richieste Unesco –sviluppare un piano globale che riguardi il traffico e la sosta in Città Alta, con l’obiettivo di ridurre la presenza delle auto in centro storico. 
Fonte: Edo di Bergamo