Prima corsa: 1° luglio 2026. Il conto alla rovescia per l’E-Brt – il trasporto rapido di massa con autobus elettrici che collegherà Bergamo e Dalmine in 20 minuti e il capoluogo e Verdellino in 38 minuti– entra nel vivo. Con quali vantaggi? Liliana Donato, direttore generale di Atb (soggetto attuatore dell’opera), mostra un dato su tutti: «È stimato che almeno il 6% degli spostamenti che oggi avviene in auto, grazie all’aumento della frequenza delle corse e all’affidabilità del servizio, si sposterà sull’E-Brt». Con un incremento dei passeggeri sui mezzi pubblici sull’asse Bergamo-Dalmine-Verdellino dai 2 milioni all’anno di oggi ai 3,9 milioni nel 2036.
Lo «shift» modale porterà così a un calo del traffico di veicoli privati pari a 3.600 km percorsi in meno all’anno. Il «sentiero della conoscenza» – così è chiamata l’infrastruttura che metterà in connessione i poli dell’innovazione e della ricerca (dalle sedi universitarie al Km Rosso e i centri d’eccellenza) – va di pari passo con la linea T2 del tram (Bergamo-Villa d’Almè), che entrerà in funzione nel settembre 2026. Due interventi che, dando un’alternativa sostenibile all’ingresso in città da Sud e dalla Valle Brembana, «Accelerano il passo della mobilità a Bergamo». Titolo del convegno, organizzato da Teb e Atb nell’ambito della «Settimana della mobilità» e moderato dal vicecaporedattore de L’Eco Dino Nikpalj, che martedì ha aggiornato la tabella di marcia, con un confronto aperto ad altre esperienze italiane.
Le caratteristiche dell’opera
Tocca quindi al direttore Atb Donato entrare nel merito dei dettagli tecnici dell’E-Brt, mostrando anche qualche «anteprima» come le nuove pensiline che verranno realizzate in prossimità dell’università di via dei Caniana e del centro Siad di Osio Sopra (in tutto saranno 15 le fermate sui 31 chilometri di percorso, andata e ritorno: l’80% sono già state individuate). «Verrà riqualificata anche l’ex statale 525. La copertura della Roggia Colleonesca rientra proprio in quest’ottica, oltre a essere necessaria per ricavare la corsia preferenziale per i bus». Il tracciato, infatti, correrà per il 73% su corsia riservata. Gli autobus lunghi 18 metri saranno almeno da 120 passeggeri (ma su quest’aspetto non ci si sbilancia visto che è appena stata pubblicata la gara per la fornitura) e la velocità (circa 25 km/h) sarà garantita da un sistema semaforico «prioritario», con percorrenze in tempi certi. Sul fronte Teb è il direttore d’esercizio Paolo Rapinesi a riassumere le caratteristiche della tramvia veloce T2: «Ci saranno 17 fermate, la più significativa sarà quella “Bronzetti”, in corrispondenza di Chorus Life. Saranno 24 i veicoli (di cui 10 nuovi). L’obiettivo è trasportare 4 milioni di passeggeri all’anno».
Fonte: Eco di Bergamo