Nel mese di febbraio a Milano, ed in tutta la Pianura Padana, si sono raggiunti livelli elevatissimi di polveri sottili (PM10 e PM2,5), anche superiori ai 100 microgrammi / metro cubo. Si tratta di un dato incontrovertibile, rilevato dalle stazioni di monitoraggio delle ARPA delle diverse regioni. Valori che se confrontati con quelli previsti dalle normative vigenti, future o ancora di più se confrontati con i valori raccomandati dall’OMS per salvaguardare la salute umana, indicavano chiaramente una situazione di grande criticità, in particolare per le persone più deboli, anziani, bambini, ecc.

Ma la notizia è salita agli oneri dei media nazionali perché è stato segnalato che “Milano nella top 10 delle città più inquinate del mondo: la classifica di IQAir” ed allora il dibattito si è concentrato sul sito svizzero che propone questa classifica con un aggiornamento dei dati in tempo reale, piuttosto che sui livelli di inquinamento.

Ambientenonsolo propone quindi un documentato articolo nel quale fornisce una quantità di riferimenti relativi ai dati sulla qualità dell’aria a breve termine (dati giornalieri) ed a lungo termine (dati annuali) a livello italiano, europeo e mondiale.

Aria grigia in val Padana: quale indice usare per capire quanto inquinamento c’è?