Sarà una piccola rivoluzione nel trasporto pubblico bolognese. Dal 9 giugno si potrà salire sul treno Sfm a Pianoro e scendere a Borgo Panigale trentatré minuti dopo, con corse ogni mezz’ora. Da San Ruffillo a Borgo Panigale ne basteranno ventitré. Mentre i pendolari che ogni giorno viaggiano da Pianoro a Bologna potranno beneficiare di collegamenti ogni quindici minuti, e ce ne metteranno quattordici per arrivare alla stazione Mazzini. Non solo.
Aumenteranno anche i trenini tra Bologna e Modena ( la linea 5 del Sfm) con collegamenti ogni 20 minuti tra Bologna e Castelfranco e ogni mezz’ora nella direzione Samoggia-Anzola. Una rivoluzione della quale, secondo le stime della Città metropolitana, beneficeranno almeno 10 mila passeggeri al giorno.
Il potenziamento del Servizio Ferroviario Metropolitano è frutto di un accordo finanziato dalla Regione, del valore di 12 milioni di euro, siglato un anno fa. La novità principale è il cosiddetto “binario passante” ovvero la possibilità di restare sullo stesso treno e percorrere due diverse linee, senza dover cambiare per forza in stazione a Bologna.
Negli ultimi giorni ne ha parlato anche il sindaco Matteo Lepore « segnalo che da giugno a Bologna ci saranno i treni del Servizio ferroviario metropolitano che serviranno l’area urbana ogni quarto d’ora, senza bisogno di scendere alla stazione centrale. Salendo da San Rufillo, e arrivando a Borgo Panigale, ci metterete un quarto d’ora per attraversare la città».
Per capirsi: se finora una persona che abita in via Mazzini e lavora a Casteldebole, avendone la possibilità, si era sempre spostata in auto (perché i cambi erano troppi e i tempi di spostamento sui mezzi pubblici non convenienti), da giugno con il trenino ci metterà 22 minuti da una stazione all’altra, senza cambiare.
« Sono trent’anni che si parla di binario passante e questo è il primo servizio che si realizza per immaginare un pendolarismo di prossimità — commenta la delegata alla mobilità in Città metropolitana Simona Larghetti — Dobbiamo dare risposte concrete e quotidiane alle persone, se vogliamo aiutarle a usare il trasporto pubblico anziché stressarsi al volante».
Secondo le analisi del Pums (il Piano urbano di mobilità sostenibile) il 20% delle persone che oggi viene a Bologna in auto arriva dai Comuni della cintura. «La stima è che di questo nuovo servizio beneficeranno almeno 10 mila passeggeri al giorno — prosegue Larghetti — L’ultimo potenziamento del Sfm risale al 2013: le proiezioni dicevano che avrebbe portato a 35 mila passeggeri al giorno e se ne registrarono più di 55 mila. La storia ci dice che quando i servizi vengono fatti, poi le persone li usano».
Per adesso questa nuova “metropolitana di superfice” è cortissima: riguarderà da un lato chi vive a Casalecchio, Borgo Panigale e Casteldebole e dall’altro lato chi vive o lavora tra Pianoro, Rastignano e San Ruffillo.
Ma se questo primo miglioramento funzionerà, in termini di passeggeri e di biglietti, si passerà al potenziamento anche delle altre linee.
fonte: Repubblica Bologna