L’assessora alla nuova mobilità e al trasporto pubblico locale del Comune di Bologna, Valentina Orioli, ha annunciato le sue imminenti dimissioni dalla Giunta comunale. La motivazione, a quanto si apprende, risiede nel desiderio di dedicarsi a pieno all’insegnamento, attività che non ha mai lasciato.
“La decisione – ha spiegato l’assessora uscente non senza commozione – l’ho maturata nel tempo. Faccio tante cose e il mio primo lavoro è essere insegnante e ricercatore. E dopo tanti anni è diventato impegnativo e mi sono detta che devo cominciare a rallentare”. La decisione è stata concertata con Lepore, ha infine fatto sapere Orioli: “Mi sono confrontato con in sindaco, abbiamo condiviso questa decisione. So che lascio un lavoro impostato e in parte già fatto che andrà sui binari giusti”.
Il sindaco ha dichiarato: “A Valentina Orioli va un enorme grazie per questi anni di intenso lavoro insieme. Anni nei quali abbiamo condiviso tanto anche sul piano personale. Negli ultimi giorni ci siamo confrontati su questa sua decisione e le faccio i migliori auguri per tutto, con l’auspicio di poter continuare a collaborare insieme in futuro in altre forme. Anche per la necessità di dare continuità ai tanti e fondamentali progetti della mobilità nominerò a breve un nuovo assessore”.
Orioli, 52 anni, è architetta e professoressa associata di Tecnica e pianificazione urbanistica al Dipartimento di architettura dell’Università di Bologna, di cui è stata vice direttrice.
Il suo lavoro di ricerca e l’attività didattica, che non ha mai interrotto durante il servizio come amministratrice, sono volti alla conoscenza e alla sperimentazione di strumenti per il progetto e il governo delle trasformazioni urbane, in una prospettiva che mette al centro la qualità dello spazio della città e la sua rigenerazione.
Convinta che l’attività di ricerca possa offrire un significativo contributo alla realizzazione di una nuova stagione di politiche per le città, nel 2014 è stata co-fondatrice di Urban@it, un centro nazionale di studi per le politiche urbane che associa 16 Università italiane, e di cui è presidente.