Se a Bologna la bicicletta è sempre più usata (da inizio anno i contabici di via Sabotino e porta San Vitale hanno segnato un + 13% e il bike sharing vanta un +37%) emerge, lo dice la Consulta comunale della bicicletta, «un crescente ritardo nella realizzazione della rete ciclabile ».
A destare «particolare preoccupazione» è il completamentodella rete strategica prevista dal Biciplan, che comprende le strade radiali di Bologna e linee circolari, ovvero la Tangenziale delle biciclette e quella esterna: serve « una decisa accelerazione degli interventi » , poiché «sono stati realizzati circa 7 km di rete ciclabile portante, ne rimangono da fare circa 25 km » .
Le situazioni più critiche per la Consulta sono quelle di via Massarenti, che conta il minor traffico di ciclisti ma al contempo il maggior numero di incidenti e feriti; via Mazzini ed Emilia Levante, che attendono l’avvio del cantiere, già appaltato, per le corsie ciclabili ( così come in via Andrea Costa). Ma anche via Murri, dove da un anno la Consulta chiede di migliorare la corsia esistente, ignorata dalle auto e poco visibile. Poi c’è via Toscana, ancora priva di ciclabili in tutto il tratto urbano. E infine il ponte ferroviario di San Donato, dove per l’organo comunale occorre un tracciato più sicuro e la sistemazione dei percorsi pedonali.
Alla giunta la Consulta chiede anche una nuova fase di Città 30: dopo la promozione e i controlli ora serve «una trasformazione fisica dello spazio stradale » , con l’introduzione capillare di dossi, incroci sopraelevati, marciapiedi più larghi « così da rendere materialmente impossibile superare i 30 all’ora».
fonte: Repubblica Bologna