La chiamano “ Ciemmona”, ed è la traduzione in romanesco di una Critical Mass cicciona, gigante, superlativa, incontenibile. «La Critical Mass — è la teoria scritta nei volantini — nasce a San Francisco nel 1992 e si ripete in 500 città nel mondo. Sfrutta la forza del numero ( massa) invadendo le strade usate dal traffico automobilistico, rivendicando spazio per la mobilità sostenibile (critica)».
Sono centinaia gli attivisti venuti da tutta Europa per partecipare a questa tre giorni, accampati al Lazzaretto autogestito in via Fiorini. Sono arrivati da Bilbao, Madrid, Barcellona, Lecce, Torino, Berlino. Persino dall’Argentina.
Nata nel 2004 a Roma, questa di Bologna è la ventesima edizione della “ Ciemmona”, che è una critical mass formato campeggio- festa. «In una città nera per l’inquinamento — si legge nella fanzine della manifestazione — sta arrivando un’orda di alieni di pianeti e galassie lontane. Le loro navicelle spaziali sono a pedali, hanno ruote, selle, freni » . In particolare ce l’hanno col Passante. « Un’altra Bologna — scrivono — non vuole l’ennesima opera inutile, dopo i fallimenti degli ultimi decenni: Civis, People Mover, Fico, stazione dell’Alta Velocità».
fonte: Repubblica Bologna