« È indispensabile e urgente pedonalizzare tutta l’area attorno alle Due Torri, come io chiedo completamente inascoltato da molto tempo. Quando sulle Due Torri lanciò l’allarme il vulcanologo Enzo Boschi, nell’ormai lontano 2011, ci presero in giro, ma la situazione è assolutamente seria e lui era uno scienziato di fama » . L’architetto Pier Luigi Cervellati, classe 1936, adesso che la Garisenda è circondata da transenne e piazza di porta Ravegnana è chiusa, può permettersi di dire: “ Ve l’avevo detto”.

Cervellati, lei crede che questo sia il momento buono per parlare di pedonalizzazione del centro?
«Ogni momento è buono per affrontare questo argomento, perché a me è chiaro da anni che l’unica cosa su cui possiamo incidere per il rispetto dell’equilibrio delle Torri, è togliere traffico pesante. Noi non possiamo intervenire sulle precipitazioni atmosferiche o su fenomeni come la subsidenza, possiamo solo alleggerire la presenza del traffico.
Bisognerebbe pensare a una pedonalizzazione intelligente, per i residenti e per i turisti. Oppure un sistema di navette leggere che attraversano il centro o ancora soluzioni più moderne, ispirate anche ad altre città dove si è affrontato il tema del traffico nel centro storico. Ma mi sembra che sia stata soprattutto l’indifferenza a regnare sovrana».

Lei crede che gli allarmi siano stati inascoltati?
«Io sono vecchio e stravecchio, può anche essere logico non ascoltare più me, ma quando abbiamoportato i risultati scientifici degli studi di Boschi all’attenzione dell’amministrazione, all’epoca guidata dal commissario Anna Maria Cancellieri, non c’è stato alcun seguito.
Boschi, che ora non c’è più, poteva stare simpatico o antipatico, ma con i dati non si possono fare questioni di simpatia, sono quelli che sono».

Le sembra che il centro storico sia il vero malato in questo momento?
«Fino a 30 anni fa, c’era un’attenzione totale sulla città storica, perché era abitata. Oggi gli abitanti si sono ridotti talmente tanto, sopraffatti da un turismo selvaggio, che non c’è più nessuno da ascoltare per parlare di questi argomenti. Ormai la sequela di negozi e trattorie a cielo aperto è tale che i residenti in centro danno quasi fastidio. Ma una città disabitata diventa un “popoloso deserto”, anche i monumenti perdono la loro centralità. Ci sono scienziati straordinari che si sono cimentati con le Due Torri, avrebbero dovuto essere ascoltati».

fonte: Repubblica Bologna