Il tram allunga il contratto di Tper, che andrà fino al 29 febbraio 2028. La convenzione in essere è stata stipulata nel 2010 per un valore che all’epoca era di 120 miloni, adesso l’azienda di trasporto pubblico locale nata sulle ceneri dell’Atc deve «rimboccarsi le maniche per fare un salto nel futuro » secondo il sindaco Matteo Lepore.

Prepararsi cioè alla maxi gara del 2028 che vedrà iniseme trasporto pubblico locale e sosta. Ne avrà tutto il tempo: la giunta ha infatti approvato una delibera con cui dà mandato all’Agenzia della mobilità Srm di prorogare per altri 4 anni il contratto attuale, mettendo nel pacchetto anche il tram, per cui si stima dovranno essere assunti 150 autisti.

Per quanto riguarda il piano sosta, oggi in mano a Bomob, anche in quel caso ci sarà una proroga dei tempi. Si potrà andare avanti con l’attuale società che gestisce parcheggi nelle strisce blu e realtive multe fino al 31 agosto 2025. Poi ci sarà una nuova gara di 3 anni, infine il grande appalto del 2028, cui parteciperanno con tutta probabilità grandi gruppi europei, come avviene in questi casi.

«Bomob è impegnata nella realizzazione del parcheggio temporaneo alla Staveco – ha spiegato il dirigente comunale Cleto Carlini – si tratta di una struttura sopraelevata in carpenteria metallica con sistemi modulari prefabbricati, che raddoppia i posti auto disponibili nel parcheggio sui viali, che così toccheranno quota 340. Ma questo lavoro non finirà entro agosto del 2024, termine naturale della gestione del Piano Sosta, che quindi è stato prorogatoal 2025».

Il sindaco conferma la fine dei lavori del tram nel 2026, «anche perché altrimenti dovremo resistuire 900 milioni » e appena sarà in funzione il mezzo, su cui si salirà con lo stesso biglietto del bus, sarà gestito da Tper. Nella proroga si stabilisce che il gestore dovrà « tempestivamente dare luogo a una specifica struttura operativa dedicata all’esercizio del sistema tramviario, dotata delle risorse umane con le necessarie qualificazioni». Il problema vero sarà, in prospettiva, avere le spalle abbastanza larghe per competere sul terreno internazionale.

« Oggi manca un miliardo a livello nazionale di finanziamento del trasporto pubblico ha detto Lepore – il governo deve mettere i fondi perché poi sul mercato può arrivare una società francese o tedesca molto più competitiva nelle gare, perché adeguatamente finanziata. Bisogna allacciarsi le scarpe». Tiepido il giudizio di Lepore sull’idea di una holding regionale con tutte le aziende di trasporto pubblico: «Vedremo che ruolo avrò Bologna in questo progetto, parteciperemo solo se sarà coerente con il nostro sviluppo».

fonte: Repubblica Bologna