Intervista all’assessora alla Mobilità Valentina Orioli

Come non bastassero il tram, il Passante, il cantierone del Pontelungo e Città 30, ora arriva anche lo stato della Garisenda a complicare il nodo mobilità in un orizzonte che, da qui ai prossimi anni, definire un rebus è un eufemismo. « La Garisenda – spiega Valentina Orioli, assessora alla Nuova Mobilità di Palazzo d’Accursio – ha la priorità, è un tema che ci chiama a una grande responsabilità, a seconda di quello che si deciderà sulla torre dovremo essere attenti e flessibili nel gestire le conseguenze sulla viabilità » .

La Linea Rossa del tram i cui cantieri raggiungeranno il centro all’inizio del 2024. La Verde i cui lavori non sono stati ancora affidati col rischio di perdere i fondi del Pnrr. Il Passante, ancora al palo, che si innesta sui cantieri del tram causando quelle interferenze che rischiano di paralizzare la città. Sullo sfondo, ma neppure tanto visto che il primo gennaio entrerà in vigore, c’è Città 30 che, al momento, ha pochi fan. Ma è attorno alla Garisenda che oggi si concentrano le più grandi preoccupazioni della giunta.

Orioli, sono ore decisive per la zona attorno alle torri. Come procedete?
«Al momento abbiamo assunto un provvedimento temporaneo cheriguarda la pedonalizzazione sotto la torre con la deviazione degli autobus che passano di lì. Stiamo facendo approfondimenti: è chiaro che se i provvedimenti si dovessero prolungare, bisognerà fare una riflessione più ampia sul trasporto pubblico e sulla mobilità nella città.
Qualora il provvedimento dovesse mantenersi nel tempo, stiamo studiando le modalità perché il tema non è banale. Lavoriamo sulle conseguenze che una misura più prolungata potrebbe avere».

Una situazione che surriscalda la temperatura di una città già al centro di grandi rivoluzioni. Di tutte le opere in campo, quale la preoccupa di più?
«Sulla Linea Rossa, i cui cantieri ora sono in Saffi, San Donato e attorno alla Fiera, non vedo criticità. Stiamo convergendo verso il centro: qui i cantieri arriveranno a inizio anno. Stiamo rispettando le previsioni: certo è un cantiere che ha bisogno di cure quotidiane».

Invece per la Verde, che ha pure goduto di 50 milioni di euro per gli extracosti da parte del Governo, state correndo contro il tempo?
«Per il tracciato che va da via dei Mille alla stazione del servizio ferroviario metropolitano di Corticella, i lavori non sono ancora stati affidati. Al momento non ci sono rischi di perdere i fondi Pnrrche finanziano l’opera, ma stiamo correndo per rispettare il cronoprogramma: l’affidamento entro l’anno è necessario per arrivare al 2026. Siamo in conferenza dei servizi, il progetto è all’esame di tutti gli enti che devono dare un parere. Fra le questioni, c’è quella di rendere il più armonico possibile il nodo della stazione di Corticella da dove partiranno bus e dove ci sarà il parcheggio scambiatore».

Sul Passante siamo indietro. Autostrade aspetta il via libera al progetto definitivo del Consiglio superiore dei Lavori pubblici. Impatterà coi lavori del tram.
«Il progetto deve essere approvato dal ministero dei Trasporti, questa è la ragione per cui ci sono ritardi sul cronoprogramma con un rallentamento sulla procedura. Circa la fattibilità delle opere, però, tutto è sotto controllo. Aspi, che gestisce i tempi, ha potuto realizzare solo una fase del lotto zero, quello che riguarda le aree pubbliche e i cantieri propedeutici ai lavori d’allargamento di tangenziale e autostrada che potrebbero cominciare a fine 2024 o inizio 2025. Stiamo cercando di risolvere il nodo delle interferenze».

Ovvero?
«Siamo nella zona del ponte su via San Donato, che deve essere rifatto.
La Rossa passa sopra, la Verde sotto. Questi sono i due cantieri daarmonizzare: bisogna realizzarli in maniera coerente co tempi del tram. C’è un tavolo tecnico con Aspi per risolvere queste interferenze».

Veniamo a Città 30 per cui Palazzo d’Accursio si è aggiudicato il primo premio dell’Urban Award 2023 di Anci. A oggi, sono più i critici che i favorevoli.
«Le critiche sono fisiologiche, ci siamo confrontati con tante città e sappiamo che nel primo anno di adozione del provvedimento ci sono sempre stati pareri negativi. Città 30 è un modo organico per affrontare il tema della sicurezza stradale. Dal primo gennaio il provvedimento sarà effettivo, ci sarà la possibilità di sanzionare i comportamenti scorretti».

Ascom ha proposto di modificare il piano degli orari agendo sugli ingressi scolastici. Che ne pensa?
«Il tema dei tempi ci sta così a cuore che è stato costituito un tavolo coordinato dalla collega Guidone. Stiamo mappando tutte le zone dove ci sono o ci saranno cantieri con le relative scuole coinvolte».

A chi si lamenta che Bologna è tutta un cantiere, che dice?
«Avere molti cantieri significa avere futuro, avere prospettive di trasformazione. Non bisogna avere paura, conosciamo i disagi e siamo qui per ascoltare tutti».

fonte: Repubblica Bologna