Particolare attenzione si sta dando a tre curve che interesseranno il percorso della linea rossa del tram: tra via Indipendenza e via Ugo Bassi, tra Ugo Bassi e Marconi, tra via Lame e via Riva Reno e poi tra via Riva Reno e San Felice.
Una specie di “ gimkana” per un mezzo che percorrerà sui binari lunghissimi rettilinei, praticamente da Borgo Panigale fino al centro, ma a un certo punto dovrà svoltare.
Per gli ingegneri, una sfida che si porta a termine dosando la velocità ( « Via Indipendenza sarà pedonale, quindi il tram in arrivo da lì andrà molto lentamente, anche sotto i 30 all’ora » ) e con la dotazione tecnologica dei mezzi.
« I mezzi che stiamo acquisendo hanno delle particolarità che agevolano questa manovra spiega l’ingegnere Giancarlo Sgubbi, dirigente comunale responsabile del progetto del tram – in particolare i carrelli, posti sotto il veicolo e dotati ognuno di due coppie di ruote, sono pivotanti. Cioè possono ruotare leggermente rispetto al veicolo soprastante. Questo accorgimento agevola la curvatura nel raggio più ridotto, è stata una richiesta che abbiamo appositamente fatto. I carrelli saranno dotati anche di dispositivi con sostanze che riducono l’attrito».
Il tratto che è stato riaperto da pochi giorni di via Ugo Bassi mostra a tutti i binari molto vicini al marciapiede, sia a destra che a sinistra: questo perché alle fermate il tram si accosterà perfettamente alla banchina, senza lasciare spazi vuoti. Proseguendo verso via Indipendenza, il tram si accentrerà un po’. Per svoltare a sinistra il raggio di curvatura è ampio, mentre in arrivo da via Indipendenza il raggio di curvatura è molto stretto.
« In questo caso il binario dovrà avanzare per lasciare il raggio maggiore possibile – spiega Sgubbi – ci sarà comunque un semaforo a regolare questo incrocio, come c’è oggi, ma sua via Ugo Bassi la linea di partenza sarà più arretrata, per permettere la manovra».
Questo tratto di strada è molto delicato, i lavori qui inizieranno tra pochi mesi, nel 2025, saranno l’ultima fase di questa “ tranche”di cantieri e gli incroci con via Venezian e con via Indipendenza verranno chiusi. Quando passerà il tram via Indipendenza sarà pedonale fino all’incrocio con via Augusto Righi e questo assetto sarà definitivo. Solo pedoni, bici e tram potranno passare, quindi il mezzo andrà in quel punto «ancora più piano che nel resto del centro ». Quindi il tram viaggerà a meno di 30 chilometri all’ora.
In centro del resto la bassa velocità è fondamentale anche per un altro motivo: come si può già vedere dal primo tratto di cantiere ultimato, non sono previste qui piste ciclabili, tutti i mezzi autorizzati dovranno andare piano per poter convivere, come accade oggi.
« In via Ugo Bassi e in via Rizzoli è previsto il passaggio di mezzi autorizzati, le cose possono anche cambiare nel tempo, ma ci saranno anche bus che passeranno di qua spiega Sgubbi – del resto la banchina della fermata che è appena stata ultimata è così lunga esattamente per questo motivo: è previsto che lì si fermino anche gli autobus » .
Via Ugo Bassi non sarà ad uso esclusivo del tram, in ogni caso in centro non ci sarà una sede dedicata per il mezzo sui binari, che circolerà insieme agli altri. In via Saffi invece, in un’altra parte del cantiere che sta facendo rapidi progressi, si può notare la sede rialzata dei binari, un accorgimento che ha sostituito il cordolo. «La sede dei binari, che corrono al centro della strada, con una carreggiata carrabile in direzione centro e due carreggiate in direzione periferia, è rialzata di 5- 6 centimetri spiega Sgubbi – non ci sarà un cordolo ma questa sede stradale è concepita per essere percorsa solo dal tram » . Il dislivello è comunque tale da poter essere affrontato da mezzi di soccorso, ma garantisce un percorso ad hoc per il tram.
Per il centro l’anno prossimo sarà il momento decisivo per i cantieri: dopo via Ugo Bassi sarà la volta di via Indipendenza e via San Felice. Ma le prime realizzazioni compiute, come la parte di Riva Reno che è tornata percorribile, lasciano intravedere il futuro della viabilità in centro. A misura di tram e a prova di curve.
fonte: Repubblica