Apre in via Ugo Bassi il cantiere per i lavori del tram. Da metà luglio fino ai primi mesi del 2025, la grande arteria cittadina rimarrà chiusa al traffico. Il cantiere sarà articolato in 3 segmenti, quindi la chiusura delle strade laterali sarà per fasi, di pochi mesi l’una. Ma di fatto gli autobus non percorreranno più quel tratto per 6 mesi e il centro vivrà una sorta di “T-Days” permanenti.

Anche via Indipendenza vedrà l’arrivo delle ruspe: da luglio a gennaio il cantiere sarà concentrato tra via Irnerio e il viale e la circolazione sarà consentita solo a senso unico, verso il ponte Matteotti.

Le modifiche al cronoporgramma dei lavori, presentate ieri dall’assessora Valentina Orioli, dal direttore generale Valerio Montalto e dal dirigente del settore, Cleto Carlini, sono state dettate da motivi di praticità, perché a complicare il quadro generale ci si è messa anche la Garisenda, che con le sue vibrazioni anomaleha comportato la chiusura di via San Vitale.

«Non avremo più un unico grande cantiere, come previsto inizialmente — ha spiegato Orioli — ma un intervento diviso in tre parti anche perché la chiusura di San Vitale comporta già condizionamenti abbastanza severi in centro».

L’altro aspetto che ha guidato la ridefinizione del cronoprogamma, come ha spiegato Carlini, è « il fatto di sfruttare la capacità operativa dell’impresa» , che adesso vede impegnati in città 250 operai, nei vari tratti del cantiere. L’obiettivo finale è portare tutto a compimento entro il 2026, anche se Carlini ha introdotto un distinguo: « C’è il termine di giugno legato al Pnrr, ma ci potranno essere lavori a latere, che non riguarderanno la linea dei binari, che poi proseguiranno nei mesi successivi »

Ha spiegato Montalto: « Siamo arrivati a un punto di maturazione del cantiere con l’ingresso in centro storico, è un cantiere innovativo, abbiamo lavorato molto su come organizzarlo, abbiamo trovato una modalità rispettosa dei cittadini ». La parola d’ordine è « minimizzare i disagi», mentre il tram avanza. Servirà, questo è certo, «un ridisegno complessivo della rete del trasporto pubblico».

Ad essere stravolta sarà soprattutto la viabilità dei bus, anche perché chiuderà durante l’estate anche l’incorcio tra via San Felice e via Riva Reno ( le auto potranno circolare ma i bus no), quindi gli autobus che percorrevano quella direttrice seguiranno tutta un’altra strada. «Ci saranno variazioni sensibili — dice Orioli — gli assi via Irnerio — via dei Mille, quello Farini- Santo Stefano e via Amendola saranno prioritari per il trasporto pubblico nelle vicinanze del centro ». Un cambiamento che dovranno affrotnare anche gli studenti, quando partirà il nuovo anno scolastico.

Fonte: Repubblica Bologna