Si torna a protestare contro la sosta selvaggia delle auto sulla ciclabile di via Saragozza torna ancora al centro del dibattito. Ma non solo. L’idea è scendere – formando una sorta di catena umana – “in simultanea con più di 20 città, tra cui Roma, Milano, Torino, Firenze e Genova- continua l’appello- per unirci alla protesta nazionale ‘Stop al Codice della strage’, contro la riforma del Codice della strada attualmente in discussione in Parlamento.
Una riforma che, tra i tanti effetti nefasti, punta a ostacolare proprio la realizzazione delle corsie ciclabili, spesso l’unica infrastruttura ciclabile realizzabile sulle strade urbane”. La motivazione sarebbe la sicurezza, “ma i dati smentiscono questa tesi: in realtà dietro c’è solo la volontà di espellere le bici dalla strada”, affermano le associazioni: “La corsia ciclabile di via Saragozza, per esempio, ha portato a un aumento percentuale a doppia cifra del numero di ciclisti in transito, +28% nel confronto tra il 2019 e il 2023, senza registrare nessun aumento di incidentalità, anzi generando una riduzione di ciclisti feriti, da quattro a tre all’anno nello stesso periodo, nonostante il forte aumento dei flussi ciclabili”.
fonte: Bologna today