La Bicipolitana bolognese è completata quasi per la metà. Dei 1000 km che saranno realizzati entro il 2030 su 20 linee per gli spostamenti quotidiani che attraversano tutto il territorio provinciale, a oggi ne sono già percorribili 422 (erano 248 nel 2019), cui si aggiungono 150 km già finanziati, che nel 2026 porteranno a 570 i km pedalabili nel Bolognese, ovvero il 60% dell’obiettivo finale.

A Bologna, riepiloga la delegata metropolitana alla Mobilità ciclistica e al Progetto Bicipolitana Simona Larghetti, la rete ciclabile ha toccato i 240 km e sono in corso interventi sulla linea 8 San Donato e sulla 10, in via Toscana.

Nel frattempo, cresce anche la rete per il cicloturismo, la cosiddetta Bicipolitana per il tempo libero: a oggi è percorribile per oltre 100 km, saranno 200 entro i prossimi due anni. Pochi giorni fa è stato inaugurato un tratto di 42 km della Ciclovia del Reno (da Trebbo a San Vincenzo di Galliera), mentre nel corso di questo mese partirà la riqualificazione del tratto cittadino della Ciclovia del Navile.

Altre inaugurazioni sono in calendario il prossimo fine settimana: sabato Medicina festeggerà il completamento della ciclabile che collega il capoluogo a Ganzanigo e Villafontana (4,2 km), il cui tratto Medicina-Villafontana sarà intitolato alla staffetta partigiana Loredana Sasdelli, mentre a San Lazzaro taglio del nastro per la Cicogna-Idice e Ca’ de’ Mandorli-Castel-de’ Britti. Tutti i percorsi, anche scaricabili, sono sul sito della Bicipolitana bolognese.

Cresce anche la rete dei contabici, che permettono di toccare con mano la crescita della mobilità su due ruote. Alle quattro postazioni cittadine (Ercolani, San Donato, Casaralta, Sabotino) se ne sono aggiunte 13 su alcuni tratti provinciali della Bicipolitana, che nei primi sei mesi dalla loro installazione hanno registrato 400mila passaggi complessivi, un dato positivo per Larghetti perché “in territori dove la bicicletta non è ancora una realtà come a Bologna”, dove il contabici di porta San Vitale supera il milione di passaggi in un anno.

fonte: Repubblica Bologna