La bicipolitana metropolitana bolognese

Le prime due linee sono concluse: la Ciclovia del Sole (o ciclovia europea Eurovelo 7) e la Grande Ciclabile Reno Galliera; quest’ultima, aperta grazie ai finanziamenti del Bando Periferie, insieme alle sue diramazioni trasversali, rende percorribile in bici il territorio dell’Unione-Reno Galliera con circa 40 km di ciclabili metropolitane, funzionali per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro e casa-scuola. Questa importante direttrice, che collega Galliera a Bologna, è la spina dorsale di una rete di ciclabili di connessione tra tutti i principali centri dell’Unione, realizzata con percorsi ciclabili in sede protetta. La Città metropolitana di Bologna dichiara di aver realizzato a dicembre 2021 il 42% delle nuove piste ciclabili previste dal PUMS. Nel 2022 il Comune di Bologna, nell’ambito dell’attuazione di Bicipolitana, ha previsto 5,8 milioni di euro di investimenti già finanziati per 32 chilometri di nuove ciclabili e 10 chilometri di riqualificazioni di ciclabili esistenti.

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Ha aperto a luglio 2023 la Ciclostazione Roveri, il primo deposito per biciclette con accesso autonomo di Bologna. Il servizio è previsto dal Biciplan del Comune di Bologna per favorire la mobilità sostenibile, rafforzando l’intermodalità tra trasporto pubblico e uso della bicicletta e la Bicipolitana bolognese. Il piano prevede di dotare le stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano di ciclostazioni, cioè appositi depositi per il ricovero sicuro delle biciclette per quanti si recano a prendere il treno con questo mezzo. Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ed è gestito da Bomob. Per accedere alla ciclostazione e depositare la propria bicicletta è sufficiente scaricare l’app dal sito cicloapp.bomob.it, registrarsi e attivare l’account. Il costo del servizio, in questa fase sperimentale di avvio, è di 3 euro per la tariffa  giornaliera,10  mensile e 30 per l’abbonamento annuale. La ciclostazione Roveri può ospitare 62 biciclette e sono presenti anche i servizi di ricarica elettrica, videosorveglianza, un kit manutenzione e gonfiaggio.

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A marzo 2023 ha preso il via la realizzazione della Tangenziale esterna delle Biciclette, la linea T2della Bicipolitana bolognese. Il primo cantiere parte oggi per costruire la ciclabile sull’asse Mengoli-Laura Bassi Veratti, nel tratto di via Pietro Mengoli posto tra via Venturoli e via Vizzani, sul lato est della strada. I lavori in corrispondenza di questo primo tratto di via Mengoli avranno una durata di 15-20 giorni, successivamente si interverrà anche nei tratti successivi e a seguire anche in via Laura Bassi Veratti per una ciclabile bidirezionale che in totale misurerà quasi un chilometro e mezzo. L’asse Mengoli – Laura Bassi Veratti è il primo intervento per realizzare l’anello tangenziale esterno previsto dal Biciplan che immaginava 2 percorsi anulari: uno, già realizzato, che ripercorre il vecchio tracciato delle mura (Tangenziale delle biciclette – linea T1 della Bicipolitana) e l’altro più esterno, per permettere un agevole collegamento tra le ciclabili di ingresso e uscita dal centro e la connessione con i principali attrattori di traffico, nonché una migliore distribuzione dei flussi ciclabili, non sempre diretti verso il centro della città. Un ulteriore intervento per la realizzazione della Tangenziale esterna è previsto, sempre all’interno di questo appalto, nella parte ovest della città cioè via Agucchi fino al collegamento Lazzaretto e Navile.

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A marzo 2023 è stato presentato il progetto per il tratto Casalecchio di Reno-Marzabotto della Ciclovia del Sole che avanzerà verso Firenze attraversando l’appennino lungo il corso del fiume Reno da Casalecchio a Marzabotto. Sono stati illustrati i dettagli del progetto di questi ulteriori 54 chilometri del tratto italiano dell’Eurovelo 7,.

Un investimento complessivo di 20 milioni di euro con lavori che termineranno nel 2026 e che aggiungeranno un tassello importante alla strategia di sviluppo sostenibile del territorio metropolitano.
Nel 2024 termineranno inoltre i lavori in corso per la realizzazione del tratto di Ciclovia del Sole Sperticano-Riola 21 chilometri di cui 9 in sede protetta (i restanti in promiscuo ciclo-veicolare) finanziati con 2,5 milioni con Fondi FSC – Patto per Bologna gestiti dalla Città metropolitana, ai quali si sono aggiunti 430 mila euro di Città metropolitana e Unione Appennino.
Il tracciato Verona-Bologna-Firenze della Ciclovia del Sole si configura come il primo tratto italiano dell’Eurovelo 7, la ciclovia che collegherà Malta a Capo Nord. Nel 2018 Città metropolitana di Bologna ha sviluppato il Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) della Ciclovia del Sole tra Verona e Firenze, coinvolgendo le quattro Regioni attraversate: Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto.
Con il finanziamento ministeriale per il Lotto prioritario, la Città metropolitana ha affidato l’incarico per l’aggiornamento del progetto di fattibilità, la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza del tratto di Ciclovia del Sole tra i comuni di Casalecchio di Reno e Marzabotto.

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A febbraio 2023, la ricognizione dettagliata e la progettazione di pre-fattibilità dei 1000 Km della Bicipolitana bolognese sono state completate ed è in partenza la progettazione di fattibilità tecnica ed economica su 500 chilometri dei 600 ancora da realizzare.

I progetti hanno ottenuto il consenso unanime dei Sindaci in sede di Conferenza metropolitana, insieme al manuale del nuovo sistema di segnalamento per la mobilità ciclistica che sarà adottato da tutti i Comuni. La Bicipolitana, con i suoi 1000 chilometri, è la rete metropolitana più estesa e connessa della penisola. Ad oggi, grazie agli sforzi congiunti di Città metropolitana e Comuni, risulta realizzata circa al 40%, di cui 75% su sede protetta e il resto su sede condivisa (corsie ciclabili, zone  30’, strade a prevalenza ciclabile…).

Con lo scopo di realizzare i rimanenti 600 chilometri entro il 2030, rispondendo a standard di elevata qualità e fornendo il necessario supporto tecnico e progettuale ai Comuni attraversati dalle Linee, è stato avviato il progetto di analisi e prefattibilità della rete. Le risorse necessarie alla progettazione provengono dal “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La finalità complessiva è quella di definire un quadro generale sullo stato di fatto della rete ciclabile in un’ottica attuativa, le strategie di realizzazione futura, le azioni volte alla riconoscibilità ed omogeneità delle infrastrutture. Si è quindi partiti dall’analisi e ricognizione della rete ciclabile metropolitana esistente e pianificata, in modo da avere tutti gli elementi necessari per passare allo studio di pre-fattiblità, ovvero a una prima definizione degli interventi per risolvere le criticità dei tratti esistenti e l’avanzamento delle proposte progettuali per i tratti pianificati. Lo studio si è esteso su circa 700 km della rete, coinvolgendo 45 Amministrazioni comunali che si sono confrontate direttamente con la Città metropolitana di Bologna per discutere le scelte progettuali (sedi e tracciati) proposte. Lo studio di pre-fattibilità ha posto particolare attenzione anche agli interventi di forestazione proponendoli lungo più di 320 chilometri della rete, la maggior parte dei quali si concentrano nella pianura Bolognese.

 Complessivamente, la pre-fattibilità prevede quindi che a regime la Bicipolitana sarà realizzata per il 65% in sede protetta e per il 35% su tratti in condivisione con la mobilità motorizzata individuando le specifiche soluzioni progettuali per garantire la sicurezza degli utenti attraverso interventi per la moderazione e in un’ottica di spazio condiviso. Lo studio individua anche 906 interventi puntuali per la risoluzione delle criticità lungo i tratti di rete esistenti e altri 515 lungo i tratti pianificati, allo scopo di garantire la continuità dei tracciati e una loro fruizione sicura da parte dei ciclisti. A questi, si aggiunge anche lo studio di 94 opere, come le passerelle necessarie per il superamento di canali d’irrigazione o sottopassi per risolvere l’intersezione con le linee ferroviarie e le strade ad alto scorrimento. Il lavoro di analisi e lo studio di pre-fattibilità hanno permesso inoltre la creazione di un database informativo che consente di realizzare mappe interattive consultabili a disposizione di tecnici e cittadini.

 La conclusione di queste importanti attività permette l’avvio della fase di progettazione di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE) su circa 500 chilometri di rete di cui 70 già esistenti ma con forti necessità di adeguamento e riqualificazione. Questa importantissima fase progettuale, che nasce anche dall’esigenza di mettere a disposizione delle amministrazioni progetti da presentare a bandi di finanziamento, ha preso avvio con l’inizio del 2023 con un rilievo esteso della rete da progettare attraverso tecnologia Mobile Mapping System. Il PFTE verrà redatto in stretta relazione con tutti i Comuni attraversati a cui verranno poi consegnati i dati di rilievo e il progetto.

In associazione a questo è in corso di redazione di un manuale tecnico di supporto alla progettazione che sarà fornito ad ogni Amministrazione Comunale per favorire e semplificare lo sviluppo della Bicipolitana e delle reti comunali ad essa connesse.

La progettazione è in carico alla rete di progettisti composti da Stradivarie Architetti AssociatiFahre Associati e Sinergo Spa.

 In affiancamento alla fase progettuale, la Città metropolitana di Bologna ha messo in atto un importante “passaggio culturale”, spostando l’attenzione dal tema pianificatorio e progettuale a quello comunicativo della Bicipolitana per garantire leggibilità e riconoscibilità ai percorsi ciclabili e aumentarne così la fruibilità e la sicurezza.

Da questa consapevolezza nasce una segnaletica dedicata, coordinata, uniforme e coerente su tutto il territorio metropolitano, caratterizzata nello specifico da un colore (il rosso mattone) e una grafica studiati ad hoc, per massimizzare la visibilità per i ciclisti senza risultare eccessivamente impattante.

Il racconto di questo nuovo sistema di segnalamento per l’area metropolitana di Bologna è affidato al Manuale della segnaletica per la Bicipolitana, un documento pratico e condiviso con tutti gli uffici tecnici del territorio, utile a garantire l’applicazione omogenea su tutta la rete Bicipolitana e già disponibile per la consultazione e scaricabile sul sito.

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A febbraio 2023 è stato pubblicato l’Accordo quadro per aggiudicare i lavori di manutenzione e riqualificazione delle strade e della rete ciclabile, con un’unica procedura per i prossimi 4 anni. L’obiettivo è quello di aggiudicare con un’unica procedura, per i prossimi 4 anni (con proroga massima di 1 anno), lavori e servizi sulla rete ciclabile (55 km) e stradale (1200 km con oltre 1000 ponti) della Città metropolitana, per un importo lordo massimo di 117 milioni di euro (138 milioni di euro compresa la proroga).

Una volta concluso, l’accordo prevede che l’operatore economico vincitore si occupi di lavori di: ripavimentazioni stradali (21.500.000,00 euro); interventi di sicurezza stradali conseguenti alle azioni previste dal Piano metropolitano della Sicurezza (PIMES) (2.900.000,00 euro); costruzione di nuove ciclovie (14.450.000,00 euro); manutenzione straordinaria di ponti e viadotti (21.800.000,00 euro); finanziamenti previsti ma non ancora disponibili (7.000.000,00 euro).

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A dicembre 2022 il Comune di Bologna ha divulgato i dati relativi al monitoraggio sull’uso della bicicletta. Ciclisti in aumento anche nel 2022 a Bologna (fino al 6% in più sul 2021) con un vero e proprio boom per la Tangenziale delle Biciclette (+41% in Viale Pepoli, +27% in Filopanti e +25% in Silvani) e in altri punti della città: via San Donato +53%, Zanardi +30%, Casarini +26%.

È quanto emerge dalla campagna di rilievi annuale effettuata nel settembre 2022 dalla società TPS – Transport Planning Service di Perugia per conto del Comune di Bologna.

L’Amministrazione comunale effettua periodicamente delle campagne di rilievo per monitorare l’evoluzione dell’uso della bicicletta nel corso del tempo. Negli ultimi anni si è utilizzato un numero via via più rilevante di postazioni di rilevazione andando così ad indagare una geografia più ampia.

l dati dell’ultima campagna di rilievi e il report delle serie storiche ci restituiscono alcuni dati significativi. Questi i principali:

Consulta il documento integrale. A questo link è consultabile la rete di punti di rilievo permanente e fissa (inclusa nel report) per la misurazione dei flussi di traffico ciclistici.

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Piazze scolastiche

A marzo 2023 sono partiti i lavori per la realizzazione di cinque nuove piazze scolastiche dopo le sperimentazioni di urbanistica tattica di via Milano, via Procaccini e l’intervento definitivo alle scuole Tambroni.

Gli interventi riguardano: via Populonia (Savena), scuola secondaria di I grado Farini e scuola primaria Padre Marella“; via di Vincenzo (Navile), scuola primaria Federzoni; via Perti (Porto-Saragozza), scuola primaria Bombicci; giardino Guido Rossa (Navile), scuola primaria Casaralta e scuola materna il Flauto Magico; largo Brescia (Savena) scuole dell’infanzia Ciari Bruno.

I primi lavori sono partiti in via Populonia; poi sarà la volta di via Di Vincenzo nello spazio antistante la scuola primaria Federzoni dell’IC 5. Seguiranno i restanti interventi che si concluderanno entro settembre.

Il progetto, nato sulla base dei bisogni segnalati dal territorio, è finanziato con circa 350mila euro dal fondo REACT EU e sarà realizzato dal Comune di Bologna con il supporto di Fondazione per l’Innovazione Urbana nell’ambito del Piano della Pedonalità Emergenziale, approvato nel 2021.

L’intervento di urbanistica tattica sperimentale per la realizzazione della piazza scolastica di via Populonia è finalizzato alla risoluzione delle problematiche di viabilità che interessano il conflitto tra auto e pedoni negli orari di entrata e uscita dall’IC12: il progetto prevede la riorganizzazione dei flussi dei mezzi e delle persone, stimolando modalità diversificate di accesso al plesso scolastico.

In particolare, saranno realizzate aree “kiss&ride” a diverse distanze dalla scuola per evitare che l’afflusso di auto si concentri unicamente su via Populonia. I bambini e le bambine potranno raggiungere l’istituto percorrendo anche l’ultimo tratto a piedi in autonomia, camminando attraverso il parco; lo spazio pedonale sarà inoltre allargato e separato dalla viabilità per garantire una maggiore sicurezza delle persone. Inoltre, sarà realizzata una mini rotatoria su via Populonia per permettere una più funzionale inversione del senso di marcia dei veicoli nella strada a fondo cieco.

Al fine di favorire una confortevole modalità pedonale e ciclabile, il nuovo spazio pedonale davanti alla scuola sarà allestito con rastrelliere, giochi, arredi, panchine e linee a terra che inviteranno all’utilizzo di modalità diverse per raggiungere la scuola.

La metodologia dell’urbanistica tattica interesserà anche Largo Brescia e si svilupperà grazie all’osservazione e alla valutazione dei risultati con il coinvolgimento degli attori locali interessati, in particolare le scuole, al fine di migliorare i progetti nei successivi interventi di trasformazione definitiva dello spazio. Per quanto riguarda gli spazi antistanti l’istituto Bombicci, via di Vincenzo e il Giardino Guido Rossa è prevista, invece, una trasformazione definitiva delle aree.

La creazione di nuove piazze scolastiche si inquadra nella trasformazione di Bologna in Città30 a partire dal mese di giugno e – più in generale – nelle politiche di mobilità scolastica sostenibile del Comune di Bologna come l’attivazione sempre più frequente di nuove linee di pedibus e le attività di educazione all’autonomia e alla sicurezza stradale.

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Il 3 febbraio 2023 è stata inaugurata la nuova piazza scolastica pedonale tra le scuole Tambroni e il Mercatino rionale di Chiesa Nuova. L’intervento ha previsto infatti la pedonalizzazione di circa 700 mq, l’inserimento di sedute e di altri arredi e giochi disegnati a terra che invitano al gioco e al movimento. Per mitigare e adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici, è stata sostituita nella zona pedonale la vecchia pavimentazione in asfalto con materiale drenante per garantire la permeabilità del terreno e la riduzione dell’effetto dell’isola di calore, permettendo all’acqua di scorrere direttamente nel sottosuolo e dunque di rispondere meglio a eventuali fenomeni di piogge estreme. È stato inoltre piantato un nuovo albero (Acer freemanii Autumn Flame) e inserite nuove piante sia in vaso che in piccole aree verdi a terra dove prima c’era asfalto, per aumentare il comfort termico e l’assorbimento di diossido di carbonio. Il progetto è realizzato dal Comune di Bologna con il supporto della Fondazione per l’Innovazione Urbana, in continuità con le innovazioni di urbanistica tattica recentemente sperimentate in via Milano al quartiere Savena e in via Procaccinial quartiere Navile ed è promosso in coerenza con il Piano Urbanistico Generale, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e il Piano Generale del Traffico Urbano. L’intervento fa seguito a una prima sperimentazione di area pedonale scolastica durante alcune fasce orarie portata avanti dal 2020 ed è il frutto di analisi degli esiti rilevati tramite le attività di osservazione e monitoraggio della sperimentazione e di confronti e dialoghi con la scuola e con il mercato. Nelle aree adiacenti all’area pedonalizzata i veicoli autorizzati dei commercianti del mercato possono accedere, prima dell’orario di ingresso scolastico, per le principali operazioni di carico scarico dei loro mezzi. Durante il resto della giornata il carico e scarico è confermato su via Murri oltre che su via Romagnoli, quest’ultima parte in sostituzione di alcuni posti in sosta libera attualmente presenti. Il costo dell’intervento per la riqualificazione dello spazio pubblico è stato di 300 mila euro.

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E’ stato approvato a luglio 2022 il primo progetto di trasformazione definitiva di uno spazio carrabile in piazza scolastica dopo le prime sperimentazioni di urbanistica tattica avviate in precedenza con anche la realizzazione di un’attività di studio e monitoraggio per verificarne i risultati.

Il progetto prevede di pedonalizzare circa 700 mq con l’obiettivo di promuovere la mobilità attiva e creare spazi sicuri e più verdi davanti alla scuola nel quartiere Santo Stefano. Il costo dell’intervento per la riqualificazione dello spazio pubblico è di 260 mila euro.

Dopo un test effettuato prima di Natale 2022, sono partite con la ripresa delle lezioni, cinque nuove linee pedibus nelle scuole primarie Don Milani e Marconi. Salgono così a 22 le scuole coinvolte in città, con 26 linee operanti e centinaia fra bambini e accompagnatori volontari coinvolti.

Pedibus e bicibus sono costituiti da un gruppo di bambine e bambini che vanno a scuola insieme a piedi o in bicicletta, accompagnati da alcuni genitori o volontari di associazioni del territorio, che svolgono la funzione di “autisti”. Come per uno scuolabus, c’è un percorso con fermate, orari fissi e un regolamento da seguire. Ogni scuola può avere più linee di pedibus e bicibus che accompagnano gli studenti in tempo per l’inizio delle lezioni.

La mappa delle scuole e dei percorsi attivati: https://www.comune.bologna.it/servizi-informazioni/pedibus-bologna-scuola-muove-sostenibile