Piste ciclabili in arrivo in via Abruzzi, via Cadello e via Tuveri. E in tante altre zone della città da La Palma a Mulinu Becciu, passando anche per Genneruxi e Is Mirrionis. Con l’inevitabile sforbiciata ai parcheggi. Ok della giunta Truzzu al nuovo piano per la mobilità ciclabile cittadina. L’obiettivo, stavolta, è quello di venire incontro agli studenti universitari: saranno raggiungibili in bici le facoltà universitarie e le mense. I tracciati in tutto sono 18, alcuni saranno realizzato entro l’anno in corso. Altri entro il 2026.
Anche per affrontare problematiche legate all’inquinamento (atmosferico e acustico), alla sicurezza e “all’utilizzo esagerato dell’uso individuale dell’auto privata” il Comune insiste sulle piste ciclabili.L’intervento appena approvato si inserisce nell’ambito dell’investimento “Rafforzamento della mobilità ciclistica” – sub-investimento “Ciclovie urbane” volto a rafforzare la mobilità ciclistica e a spingere le amministrazioni alla costruzione di km aggiuntivi di piste ciclabili urbane e metropolitane, in particolare in quelle città che ospitano le principali università (“città con più di 50 mila abitanti che ospitano le principali università”), in modo da collegare i nodi ferroviari e metropolitani. In totale arriveranno 18,1 km di piste ciclabili (di cui 2,54 km di corsia ciclabile). Particolare attenzione sarà data agli studenti universitari. Oggi, quasi nessuna delle sedi dell’Università degli studi di Cagliari ha un accesso diretto ad un sistema di rete ciclabile, ad esclusione della sede di via Fiorelli, che fa capo al Dipartimento della Scienze della Vita e dell’Ambiente, che ospita i laboratori di zoologia, ittiologia, biologia, cariologia e genetica molecolare. Per quanto riguarda invece gli alloggi degli studenti e le mense universitarie nessuna delle case dello studente è collegata direttamente alla rete ciclabile cittadina. Soltanto la mensa di via Premuda può essere raggiunta mediante la pista ciclabile, anche se si percorre l’ultimo tratto di strada in promiscuo in zona 30.
I percorsi individuati intercetteranno sedi universitarie, mense e strutture presso cui si svolgono attività congiunte (tirocini e laboratori), come ad esempio gli ospedali. Il progetto terrà conto anche dei poli generatori dei flussi pendolari degli studenti, come ad esempio le città appartenenti alla più stretta cerchia della città metropolitana, in particolare Quartu, Monserrato e Selargius. In questo modo oltre a collegare i poli universitari alla stazione FS, alla stazione del TPL e ai nodi della linea metropolitana, verrà integrata la rete ciclabile esistente, consentendo di chiudere alcuni percorsi che attualmente presentano ancora delle parti scoperte. Si cercherà, inoltre, di collegare alcune parti della città, come aree residenziali, che oggi risultano scollegate dal sistema della mobilità lenta e dunque limitate anche in termini di collegamento con i nodi universitari mediante l’utilizzo della mobilità ciclabile.
Ed ecco i tracciati. I primi saranno realizzati entro il 2023.
Via Abruzzi (1,7 km). La pista ciclabile consentirebbe il collegamento della mensa universitaria di via Premuda con la casa dello studente di via Businco. Si inserisce inoltre nell’ambito delle piste già esistenti nei quartieri San Michele e Is Mirrionis (con le quasi si riallaccia in via Abruzzi – fronte scuola Alagon), ampliando i collegamenti, non solo per quanto riguarda i flussi legati alla mobilità universitaria, ma anche per quanto riguarda il collegamento con i quartieri Su Planu – Mulinu Becciu, oggi totalmente sprovvisti di collegamenti ciclabili. Dalla via Giotto sarà inoltre possibile ricollegarsi ai futuri interventi di messa in sicurezza di viale Monastir, che prevedono anche la realizzazione della pista ciclabile. All’interno di questo progetto è stata, inoltre, ipotizzata un’altra pista ciclabile che, ricongiungendosi a quella appena descritta, porta a collegare anche l’ospedale San Michele (Brotzu). Vista la necessaria eliminazione di otto stalli di sosta nel tratto di via Deliperi compreso tra Via Carpaccio e via Brotzu (che non può essere reso a senso unico di marcia), si ipotizza la realizzazione di nuovi stalli di sosta su strada in via Brotzu- via Gherardo delle notti, a partire dalla fermata autobus di Via Gherardo delle notti, in modo da restringere la carreggiata e riportarla, così come nel tratto precedente, a una sola corsia di marcia.
Via Is Mirrionis (1,2 km) Il tracciato consentirebbe il collegamento della Facoltà di Ingegneria (Piazza d’Armi) e del polo del Magistero, con le piste ciclabili esistenti di Via Is Mirrionis e di Via Campania.
Quella di via Trentino (0,23 km) consentirebbe il collegamento del polo del Magistero, della Casa dello studente e della mensa universitaria con le piste ciclabili esistenti di Via Campania e Via Liguria. Le dimensioni della strada consentono la realizzazione di un solo senso di marcia, che comporta l’eliminazione, su un lato della strada (a senso unico), di stalli di sosta paralleli alla strada.
C’è poi via del Sole e limitrofe (1,26 km): una corsia ciclabile, in modo da rendere più semplice e rapida la realizzazione dell’intervento, senza incidere troppo sulla sosta lungo strada. Soltanto l’ultimo tratto del percorso è pensato come pista ciclabile monodirezionale.
In arrivo anche il collegamento via Biasi – Via Castiglione (0,9 km) per il collegamento della Casa dello studente di via Biasi con pista ciclabile esistente di via Castiglione (prevista l’eliminazione stalli di sosta su strada), quello via dei Giornalisti – Via San Paolo (0,44 km) per mettere in relazione le piste ciclabili di viale Trieste, viale Sant’Avendrace e via Santa Gilla (ancora non realizzate ma già in fase avanzata di progettazione). È inoltre ipotizzata un’altra pista di tipo monodirezionale da via Santa Gilla alla medesima fermata di Santa Gilla. Prevista l’eliminazione o la modifica di stalli di sosta su strada.
L’ultimo tratto in arrivo è quello di via Santa Gilla – via dei Giornalisti (un tratto corsia di 0,34 km). La pista consente il collegamento con le piste ciclabili di viale Trieste, viale Sant’Avendrace e via Santa Gilla, ancora non realizzate ma già in fase avanzata di progettazione. È inoltre ipotizzata un’altra pista di tipo bidirezionale dalla medesima fermata di Santa Gilla a Viale Trieste. Prevista anche in questo caso l’eliminazione o la modifica stalli di sosta su strada.
Entro il 2026 arriveranno i collegamenti via dell’Abbazia – via Berna (1,7 km) che consentirebbe il collegamento della pista ciclabile esistente di Via dei Conversi, con la fermata della metropolitana di Genneruxi e la Facoltà di Teologia e soprattutto quello di via Cadello (2,4 km). In questo caso la pista ciclabile consentirebbe il collegamento delle piste già esistenti in via Is Mirrionis e via Campania con il College Sant’Efisio, il parco di Monte Claro, la pista ciclabile in previsione (che collegherà il parco del Castello di San Michele e il parco di Monte Claro), l’area delle zone 30 dei quartieri di Pirri. L’intervento consentirebbe inoltre di effettuare interventi anche di traffic calming a protezione degli utenti deboli.
Entro tre anni nuova pista in via Tuveri (0,57 km) per mettere in relazione la fermata della metropolitana di piazza Repubblica e quella della metro di largo Gennari, oltre la pista ciclabile esistente (e in fase di messa in sicurezza al gennaio 2023) di via Dante. È inoltre garantito il collegamento alla facoltà di Teologia, con accesso dalla Zona 30 di Via Enrico Sanjust presso via dei Conversi. Vista la presenza della Questura e del Tribunale, risulta difficoltoso intervenire imponendo la rimozione di stalli di sosta. Si è pensato dunque, per questa strada, di introdurre, per gran parte del tracciato, l’utilizzo di una corsia ciclabile. Il tracciato restante sarà definito come pista ciclabile monodirezionale. All’interferenza con via Puccini dove è presente una corsia di immissione, sarà necessario eliminare alcuni stalli di sosta.
Altri tracciati sono via dei Conversi (tratto mancante verso largo Gennari 0,38 km) e via Ciusa – via Biasi (0,79 km) che consentirebbe il collegamento della Casa dello studente di via Biasi con le piste ciclabili esistenti di via dei Giudicati e via Garfagnana – via Liguria. Ci sono poi via dei Colombi – via Is Guadazzonis – via dei Conversi (2,12 km, 1,15 km + 0,974 km di corsia che consentirebbe il collegamento delle tre piste ciclabili esistenti di via della Pineta, via Fleming e via dei Conversi, e l’ospedale Binaghi, utilizzato anche come sede per tirocini in ambito universitario per le professioni sanitarie), via Petrarca – largo Gennari (1,2 km tra la fermata della metropolitana di Largo Gennari con la pista ciclabile esistente di via Dante e con la Zona 30 che circonda il mercato di san Benedetto e la mensa universitaria di piazza Michelangelo.
Infine viale Colombo (0,78 km) che consente il collegamento tra la pista ciclabile di Su Siccu, quella di via Campidano e la pista ciclopedonale dell’area portuale (grazie a questa pista sarà possibile raggiungere il polo universitario di Zoologia, tramite la pista di Su Siccu, e la mensa universitaria di piazza Michelangelo tramite la pista di via Dante), via Piero della Francesca – Via Peretti (1,3 km per il collegamento dell’ospedale Brotzu) e via Cornalias (0,864 km) per coprire il tratto tra la mensa universitaria di via Sulcis e le zone 30 più prossime.